tragico
tràgico agg. e s. m. [dal lat. tragĭcus, e questo dal gr. τραγικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Di tragedia, relativo alla tragedia: attore t.; scrittore t.; poeta t.; sostenere, come attore, una parte t.; il genere t.; lo stile t.; aggiungevasi una quasi totale ignoranza delle regole dell’arte t. (Alfieri); letter., il t. coturno, l’arte tragica; ironia t. (v. ironia, n. 3 a). Stile t., per Dante, lo stile adatto alla tragedia, e quindi il più elevato, sublime (in contrapp. allo stile comico e all’elegiaco). 2. agg., estens. e fig. Che ha gli aspetti e gli elementi proprî della tragedia, che è caratterizzato da fatti luttuosi, da eventi tristi, da gravi disgrazie e conseguenze, anche con riferimento a casi della vita comune: è morto in circostanze t.; una disattenzione che poteva avere conseguenze t.; una t. notte; nell’uso giornalistico: una t. sparatoria, una t. catena di omicidî. 3. s. m. a. (f. -a) Autore di tragedie: i t. greci; l’Alfieri è il maggiore t. italiano. b. (f. -a) Interprete che recita normalmente in ruoli di personaggi di tragedie: è un t., e le parti comiche non gli si addicono. Più com. in senso fig., nell’espressione fare il t. o la tragica, assumere atteggiamenti da tragedia, dare a una situazione un’importanza sproporzionata alla sua effettiva gravità. c. Con valore neutro, la tragicità, l’essenza della tragedia, il complesso di sentimenti da essa suscitati: la concezione aristotelica del tragico. Con uso estens. e fig., circostanza, situazione tragica, di eccezionale gravità e tristezza: il t. è che è sola, e nessuno la aiuta; prendere qualcosa sul t., esagerarne la gravità, considerarla come una tragedia. ◆ Avv. tragicaménte, secondo lo stile tragico, l’arte tragica: un argomento che può essere sviluppato tragicamente. Più spesso in senso estens. e fig., in modo tragico, doloroso, luttuoso: la rissa è finita tragicamente; è morto tragicamente, in circostanze tragiche, di morte violenta, o per grave incidente, o per suicidio.