tragelafo
tragèlafo s. m. [dal gr. τραγέλαϕος, comp. di τράγος «capro» e ἔλαϕος «cervo»]. – 1. a. Nella mitologia greca e latina, animale favoloso che univa in sé i caratteri della capra e del cervo, noto anche con il calco lat. hircocervus (per il quale v. ircocervo). b. Nome dato nell’antichità (per es., da Plinio il Vecchio) a diverse specie di erbivori esotici non chiaramente identificati. 2. In zoologia, genere (lat. scient. Tragelaphus) di artiodattili bovidi africani, che vivono in zone boscose e cespugliose umide o acquitrinose: sono animali di media statura, con corna (presenti solo nel maschio) di media lunghezza, carenate e con andamento a spirale, e coda larga; fanno parte del genere il cudù maggiore e minore, il sitatunga e il nyala.