toso
tóṡo agg. e s. m. [lat. tōnsus, part. pass. di tondēre «tosare»: v. tondere]. – 1. agg. Tosato; oggi è usato solo, nel linguaggio tecn. e burocr., nell’espressione lana tosa; si adoperò anticam. anche con riferimento alle monete (monete t. o di tosa) a cui è stato sottratto un po’ di metallo. 2. s. m., region. Ragazzo. È voce propria, come il femm. tosa (v. tosa2), dell’uso lombardo e veneto (per il passaggio semantico, cfr. caruso), ma nota anche fuori di quelle regioni: è un bel toso; il suo t., il suo ragazzo, il suo fidanzato.