torcia
tòrcia s. f. [dal fr. ant. torche (precedentemente torke), da un lat. pop. *torca per il class. torquis «collana, collare», der. di tŏrquēre «torcere, avvolgere»] (pl. -ce). – 1. Fiaccola formata in origine da un bastoncello di legno, poi sostituito da un’anima composta di più trefoli di canapa riuniti, avviluppato di stoppa o di paglia e cosparso di sostanze infiammabili: accendere una t., le t.; ricercare nella notte un disperso a lume di torcia, facendo luce con le torce; t. a vento, la cui fiamma resiste al vento; estens., t. umana, espressione frequente (spec. nel linguaggio giornalistico) per indicare persona avvolta dalle fiamme. 2. Cero, grossa candela per processione; torcetto. 3. non com. Fiaccola formata da un ramo resinoso (abete, pino, ecc.). 4. Nelle raffinerie di petrolio, torcia (o anche fiaccola), il condotto munito all’estremità di una fiamma pilota dove vengono bruciati gas combustibili, composti solforati, ecc. 5. Nella tecnica della saldatura, attrezzo, simile al cannello ossidrico, impiegato per le saldature elettriche con protezione di gas inerte: è collegato mediante un tubo flessibile ai recipienti del gas e serve a indirizzare il flusso di gas sul punto di saldatura; esso porta anche l’elettrodo del metallo d’apporto e, negli impianti ad altissima temperatura (a plasma), è raffreddato ad acqua. 6. T. elettrica, lampada portatile a pile, che proietta un fascio di luce; ne esistono di varî tipi, alcuni dei quali provvisti di protezione impermeabile per uso subacqueo. 7. La parte superiore del flash, costituita dalla lampada e dalla parabola riflettente. ◆ Accr. torcióne m.; pegg. torciàccia.