torchio1
tòrchio1 s. m. [lat. tŏrcŭlum «strettoio, frantoio», der. di torquēre «torcere»]. – 1. Nome di varie macchine operatrici, di antica concezione, capaci di esercitare elevate pressioni sul materiale in lavorazione, posto tra due piastre parallele, una fissa e una mobile, il cui movimento è per lo più comandato a mano, per mezzo di un meccanismo di vite e madrevite; i suoi principali impieghi sono di compressione, spremitura, impressione e stampa: t. per vino, usato per pressare le vinacce; t. per olio; t. per l’industria casearia; t. per la produzione di pasta alimentare. In partic.: a. T. tipografico, la più semplice e antica macchina per la stampa tipografica, la cui invenzione sembra risalire a Gutenberg, verso la metà del sec. 15°, ma che deriva da quella già usata per produrre la carta e per eseguire la legatura; schematicamente costituita da un piano fisso, dove viene predisposta la forma, sul quale è poi fatto scendere, mediante un meccanismo a vite, il piano di pressione che, comprimendo il foglio sulla matrice, permette di ottenere la stampa: è ancora usato per eseguire manualmente bozze di stampa (t. da bozza), e, con opportuni adattamenti, per la tiratura di litografie, calcografie e silografie (t. litografico, t. calcografico). Con riferimento al torchio tipografico, come simbolo dell’attività e della produzione tipografica, sono frequenti le espressioni fig. mandare sotto il t. o i t., mandare in stampa; essere sotto il t. o i t., essere in corso di stampa; far lavorare (e scherz. far gemere) i t., stampare; e, con riferimento anche ad altri tipi di torchio, mettere, tenere qualcuno sotto il t., costringerlo a uno sforzo, a un lavoro duro e faticoso, e più spesso sottoporlo a domande pressanti e serrate (spec. a un esame o in un interrogatorio: la commissione d’esame, o la polizia, l’ha tenuto sotto il t. per più di due ore); essere sotto il t., riferito a chi è sottoposto a questo genere di sforzo o di domande. b. T. per legatoria, con cui in legatoria viene tenuto pressato il volume cucito per farne l’indorsatura e le operazioni successive. c. T. per fotografia, apparecchio per la stampa dei negativi fotografici (sostituito ormai dal bromografo o da altri dispositivi, ma ancora largamente impiegato a livello amatoriale con la denominazione di torchio, o torchietto, per provini). d. T. idraulico, dispositivo del tutto differente dai precedenti, che sta alla base del funzionamento di alcuni tipi di presse e di comandi oleodinamici; è schematicamente costituito da due cilindri, con relativi pistoni, di diametro disuguale, ripieni di liquido (acqua o, più spesso, olî speciali) e collegati da una tubazione anch’essa ripiena dello stesso liquido, così che, esercitando una forza sullo stelo del pistone con diametro più piccolo si ottiene una forza amplificata sullo stelo del pistone con diametro maggiore, corrispondente al rapporto tra i quadrati dei diametri dei pistoni. 2. fig. In anatomia e in medicina, t. addominale, complesso di muscoli dell’addome e del torace, che, contraendosi, riducono notevolmente il volume della cavità addominale, facilitando così l’espulsione del contenuto degli organi addomino-pelvici (intestino, vescica, utero). ◆ Dim. torchiétto, piccolo torchio usato, spec. in legatoria, in fotografia e in falegnameria, per comprimere e tenere pressati materiali varî.