torcere /'tɔrtʃere/ [lat. torquēre, divenuto, nel lato pop., ✻torquĕre, poi ✻torcĕre] (pres. io tòrco, tu tòrci, ... essi tòrcono; cong. pres. io tòrca, ... noi torciamo, voi torciate, essi tòrcano; pass. rem. io tòrsi, tu torcésti, ecc.; part. pass. tòrto). - ■ v. tr. 1. [avvolgere una cosa intorno a sé stessa una o più volte, con movimento a spirale: t. la biancheria] ≈ (non com.) attorcere, attorcigliare, (non com.) attortigliare, (non com.) torcigliare. ‖ storcere, stortare. ● Espressioni (con uso fig.): dare (del) filo da torcere (a qualcuno) → □; iperb., torcere il collo (a qualcuno) → □; fam., torcersi le mani → □. 2. [sottoporre qualcosa a curvatura: t. un ferro] ≈ curvare, flettere, incurvare, piegare. ↔ raddrizzare. ■ torcersi v. rifl. [dimenare le membra o il corpo, con le prep. da, per: t. dalle risa; t. per il dolore] ≈ contorcersi, dimenarsi. □ dare (del) filo da torcere (a qualcuno) [impedire in vari modi lo svolgimento o la riuscita di un'operazione, di un'attività e sim.] ≈ mettere i bastoni tra le ruote, ostacolare (ø). □ torcere il collo (a qualcuno) [riferito a persona, minacciare punizioni: se non la smetti ti torco il collo!] ≈ ammazzare (ø), uccidere (ø). □ torcersi le mani [essere in preda a sconforto, disperazione e sim.] ≈ struggersi, tormentarsi.