tonfo
tónfo s. m. [voce onomatopeica]. – Rumore piuttosto cupo, prodotto da un corpo che cade nell’acqua o anche in terra, e meno spesso provocato da colpi battuti (spec. se questi hanno una risonanza sorda): il t. misurato di que’ due remi, che tagliavano la superficie azzurra del lago (Manzoni); un t. ci avvertì che un sacco era caduto giù dal carro; che cosa sono questi t. in cantina?; lasciò cadere la cartella vicino alla scrivania, con un t. sordo (Giuseppe Pontiggia) Talora s’intende anche la caduta, nelle espressioni fare, dare un tonfo. ◆ Dim. tonfétto, meno com. tonfino.