tonale
agg. [der. di tono1]. – Genericam., del tono, dei toni, che riguarda il tono. In partic.: 1. In musica, che si riferisce al principio di tonalità, cioè al criterio di disporre i suoni in relazione a un punto focale (detto tonica): sistema t., tutto l’insieme di rapporti aventi a base il principio di tonalità; senso t., l’orientamento della sensibilità verso le attrazioni melodiche e le concatenazioni armoniche regolate dalla tonalità; àmbito t., il campo sonoro entro cui si afferma il principio di tonalità; scala t., la scala moderna (maggiore e minore) su cui è impiantato il sistema tonale; funzioni t., le funzioni riservate ai diversi gradi della scala tonale, che creano i rapporti che determinano la tonalità; concezione t., la qualità di comporre musica secondo il principio di tonalità; leggi t., le norme che regolano tale musica. 2. Nella critica e nella storia dell’arte, pittura t., pittura che, impostata su rapporti di tono, attua i valori figurativi con la stesura di masse cromatiche senza contorni definiti, sottoposte tutte a un accordo unitario modulato dalla luce ambientale (valori t.): la pittura t., o la tecnica t., del Giorgione, di Tiziano. 3. estens. Nella critica letteraria, teatrale e cinematografica (o televisiva), e nella stilistica in genere, con sign. affini a quelli musicale e pittorico, fa riferimento a determinati effetti di musicalità o di colore, o più direttamente al tono usato, al carattere del discorso, all’atteggiamento dello stile: variazioni t., sfumature t., contrasti t.; analogam., valori t. d’una parola, di un’espressione, quelli dipendenti dal particolare tono con cui essa viene pronunciata, e che possono essere diversi da quelli rigorosamente semantici. ◆ Avv. tonalménte, per quanto concerne l’aspetto tonale, i valori e gli effetti tonali, la tonalità: un dipinto, un brano musicale, un film tonalmente perfetto.