tiranneggiare
v. tr. e intr. [der. di tiranno] (io tirannéggio, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. tr. Governare, reggere, trattare con tirannia, esercitando la tirannide o adottando comunque un comportamento dispotico e oppressivo: il popolo si sollevò più volte contro i signori che tiranneggiavano quelle contrade; la città di Bologna aveva nelle avversità de’ pontefici spesse volte variato, ora reggendosi in libertà ora tiranneggiata da’ suoi cittadini ora sottoposta a prìncipi esterni (Guicciardini); un direttore, un capofabbrica che tiranneggia i proprî dipendenti; sentendo limitata la propria libertà, i figli ritenevano a torto di essere tiranneggiati dai genitori; con iperbole scherz.: si lamenta che il marito la tiranneggia. Per estens., non com., di fatti che obbligano a determinati comportamenti o impongono costrizioni e limitazioni di vario genere: siamo tiranneggiati dalla mancanza di tempo. 2. Con uso intr. o assol., esercitare il governo, o un potere, un’autorità in modo rigido, dispotico (anche in senso estens.): monarchi assoluti, avvezzi a t.; ora la smetterà di t., quel negriero!