tick
s. m. inv. Minima oscillazione registrabile del prezzo di un contratto sui mercati telematici. ◆ «Pochi soldi ma subito: al massimo 1 o 2 “tick” (centesimi di euro per azione, ndc) per volta e il rischio è bassissimo, anche se i mercati sono nervosi e volatili». [Davide Biocchi] (Centro, 28 gennaio 2009, p. 22, Cronaca) • Il future sul Bund ha aperto a 128,17, in ribasso di 14 tick sulla chiusura di ieri. (Stampa.it, 21 maggio 2010, Economia) • In Borsa la volatilità, seppur ieri in calo, rimane alta: indici, e titoli, che vanno su per, poi, virare all'ingiù; e di nuovo, ritornare su. Un campo minato per investitori che sfruttano i fondamentali. Una vera e propria manna per gli operatori che comprano e vendono velocemente, seguendo la singola azione tick dopo tick. (Vittorio Carlini, Sole 24 Ore.com, 17 agosto 2011, Finanza e Mercati).
Dall’ingl. tick (‘scatto’).
Già attestato nella Repubblica dell’8 maggio 1992, p. 11, Affari e Finanza (Vittoria Puledda).