testaceo
testàceo agg. e s. m. [dal lat. testaceus, der. di testa «guscio, vaso di terracotta»]. – 1. Di coccio, di terracotta: opera t., tecnica costruttiva romana con laterizî, costituiti dapprima da tegole, spezzate talvolta insieme a frammenti di dolî e di anfore (testae) misti con tufelli, poi, nel periodo imperiale, da mattoni di varie forme. 2. In zoologia: a. Fornito di guscio o conchiglia: mollusco t., o, sostantivato, un testaceo. Come s. m. pl., testacei, gruppo dell’antica sistematica zoologica nel quale si comprendevano tutti gli animali provvisti di conchiglia o guscio resistente, quindi molluschi, brachiopodi, crostacei, cirripedi, echinidi, ecc. (per l’uso nella sistematica attuale, v. testacei). b. Membrana t., la membrana più esterna dell’uovo degli uccelli, immediatamente sottostante al guscio calcareo: è costituita da due lamelle tra le quali, in corrispondenza del polo ottuso dell’uovo, è compresa una camera d’aria.