terrazzo
s. m. [lat. *terraceus, der. di terra «terra»]. – 1. Negli edifici d’abitazione, ognuno dei ripiani, scoperti o anche coperti, che si aprono a livello dei piani d’abitazione (è detto t. a livello quando è posto alla stessa quota, o quasi, dell’ambiente dal quale vi si accede). Spesso è usato anche come sinon. di terrazza (copertura di un edificio) oppure di balcone (nel sign. 2) quando questo ha una notevole ampiezza. 2. a. Ciascuno dei ripiani orizzontali che vengono formati nella sistemazione di un terreno in pendio, per renderlo meglio atto alla coltivazione o per altre necessità. b. In geomorfologia, deposito, più o meno vasto e pianeggiante, formato da materiale detritico (t. alluvionale) o da roccia in situ (t. orografico), che si trova frequentemente lungo i corsi dei fiumi (t. fluviale), originatosi per un abbassamento del livello di base di una rete idrografica, che fa cessare l’erosione laterale, fa riprendere l’erosione in profondità e quindi porta alla formazione di una piana alluvionale a livello più basso della precedente. Analogam., t. lacustri, originatisi per l’emersione di sedimenti marginali di un lago; t. glaciali, formati da depositi morenici; t. costieri o marini, originatisi dall’innalzamento di terre emerse o dall’abbassamento del livello del mare. c. Nella terminologia alpinistica, spazio pianeggiante, più o meno esteso, che interrompe una parete rocciosa, utilizzato per soste o bivacchi durante una scalata. 3. Nelle antiche fortificazioni campali ossidionali (trincee, fossati di comunicazione, ecc.), la sommità dell’alto terrapieno eretto dagli assedianti per ospitare le artiglierie e così colpire con maggiore efficacia la fortezza nemica. 4. In araldica, piano delimitato da una linea irregolare, sinuosa o leggermente convessa, con smalto ordinario di verde. 5. a. Tipo di pavimento, usato tra l’altro per terrazze e terrazzi, costituito da uno strato più o meno spesso di materiale impermeabile, come battuto di cemento, lastricati, con o senza sottostrato di asfalto, ecc. b. Tipo di pavimento, usato soprattutto negli interni, più noto col nome di pavimento alla veneziana (v. veneziano, n. 2 c). ◆ Dim. terrazzino, solo in alcuni sign., anche con accezioni partic. (v. la voce).