ternario
ternàrio agg. e s. m. (ant. ternaro, solo come s. m.) [dal lat. ternarius, der. di terni «a tre a tre»]. – 1. agg. Genericam., composto di tre elementi: numero t. (ant.), il tre; versi t., formati da tre sillabe; metro t. (ant. anche ternario s. m.), la terzina; divisione t., nell’esercito, la divisione il cui organico è fondato su tre reggimenti di fanteria. Con accezioni specifiche: a. In chimica, composti t., formati da tre elementi diversi (in partic., in chimica organica, quelli formati da carbonio, idrogeno e ossigeno); leghe t., leghe contenenti tre differenti metalli (non tenendo conto degli elementi in tracce e delle eventuali impurezze). b. In cristallografia, asse t. (o trigiro), elemento di simmetria di ordine tre (v. asse3, nel sign. 2 h); simmetria t., simmetria caratterizzata dall’esistenza di un asse ternario. c. In matematica, sistema di numerazione ternario, sistema posizionale in base 3, nel quale perciò ogni numero viene rappresentato mediante tre cifre distinte (in genere 0, 1, 2): per es., 201 nel sistema ternario è uguale a 2· 32 + 0· 31 + 1· 30 = 19 nel sistema decimale. d. In musica, forme t., le forme musicali (simbolizzate dalle lettere A B A) che sono suddivise in tre sezioni, di cui la terza è una ripetizione della prima (esempî di composizioni in forma ternaria sono l’aria col da capo nella musica vocale, il minuetto e lo scherzo, intramezzati dal trio, nella musica strumentale); ritmo t., il cui movimento si articola in battute di tre unità di tempo (3/4, 3/8, ecc. ). 2. s. m., ant. Gruppo, insieme di tre elementi (per es., la terzina o terza rima). In Dante, ciascuna delle tre gerarchie angeliche, in quanto composte di tre ordini: primo ternaro (Par. XXVIII, 105), l’altro ternaro (ivi, 115).