tendere /'tɛndere/ [lat. tendĕre] (io tèndo, ecc.; pass. rem. tési, tendésti, ecc.; part. pass. téso). - ■ v. tr. 1. a. [allontanare gli estremi di un oggetto l'uno dall'altro, in modo che occupi per intero la lunghezza o la superficie di cui è capace: t. una stuoia a difesa dal sole] ≈ dispiegare, distendere, stendere, tirare. ↔ allentare, rilasciare. b. [mettere in tensione] ≈ e ↔ [→ TESARE (1)]. ● Espressioni: fig., tendere (troppo) la corda → □. 2. (fig.) [mettere in atto qualcosa subdolamente: t. un tranello] ≈ architettare, (ant.) cabalare, macchinare, ordire, organizzare, predisporre, preparare. 3. (estens.) [portare in avanti, con riferimento a parti del corpo: t. una gamba] ≈ allungare, distendere, protendere, stendere, [con riferimento a mano] porgere. ↔ ritirare, ritrarre. ● Espressioni: fig., tendere una mano (a qualcuno) → □. ■ v. intr. (aus. avere; con la prep. a) 1. a. [avere tendenza e predisposizione: t. alla malinconia] ≈ inclinare, propendere (per). b. (estens.) [avere di mira un obiettivo: t. al successo] ≈ ambire, anelare, aspirare, (non com.) intendere, mirare, puntare. 2. a. [delle condizioni meteorologiche, essere sul punto di modificarsi in un determinato modo: il tempo tende al bello] ≈ volgere. b. [di colore, essere vicino a una certa gradazione: un azzurro che tende al viola] ≈ ‖ approssimarsi, avvicinarsi. □ tendere (troppo) la corda [essere troppo insistenti] ≈ calcare la mano, tirare (troppo) la corda. ‖ eccedere, esagerare, (fam.) strafare. ↔ contenersi, limitarsi, moderarsi. □ tendere una mano (a qualcuno) [offrire il proprio aiuto a qualcuno: t. una mano a un amico in difficoltà] ≈ aiutare (ø), assistere (ø), dare una mano, soccorrere (ø), sostenere (ø), (lett.) sovvenire (ø).