televisore
televiṡóre s. m. [tratto da televisione, sul modello dell’ingl. televisor]. – Apparecchio ricevente televisivo, in passato solo in bianco e nero, attualm. quasi esclusivam. a colori, di varie misure (t. a 16, 20, 22, ..., 40, 46, 52 pollici, a seconda della misura della diagonale dello schermo) e tipologie tecniche; in partic., t. a tubo catodico (il primo entrato in commercio), costituito schematicamente da uno speciale tubo a raggi catodici (cinescopio), sullo schermo fluorescente del quale si formano le immagini per mezzo di un pennello elettronico controllato dal segnale video, che ne modula l’intensità, e dai segnali per la corretta deflessione; dai dispositivi per la captazione dei segnali video e di sincronismo (un amplificatore a larga banda nel caso di sistemi televisivi via cavo, ovvero un’antenna e un radioricevitore nel caso di sistemi radiotelevisivi); e da un apparato che riceve e amplifica il segnale audio, applicandolo poi all’altoparlante; tipi più recenti sono: t. al plasma, munito di uno schermo molto piatto, che sfrutta le caratteristiche dei gas ionizzati; t. a cristalli liquidi, con struttura a sandwich composta da due elettrodi, in mezzo ai quali sono disposti i cristalli liquidi, da filtri colorati e da due filtri polarizzatori aventi assi perpendicolari tra loro; t. a proiezione, o videoproiettori, in cui le immagini, anziché comparire sullo schermo del cinescopio, sono da questo proiettate per mezzo di proiettori su uno schermo. ◆ Dim. televiṡorino, televisore di dimensioni molto piccole.