telestreet
(Telestreet), s. f. inv. Televisione di strada: emittente televisiva privata che trasmette in ambito locale. ◆Il sogno di tutte le «telestreet»? Inventare un nuovo modo di comunicare, parlare di quello che non trova spazio sulle altre tv e, soprattutto, diventare un punto di riferimento per il quartiere. Con un obiettivo finale: mettersi in rete. (Corriere della sera, 9 luglio 2003, p. 45, Cronaca di Milano) • [tit.] Viaggio nelle Telestreet, nate nei quartieri e nei condominii [testo] Non si sta parlando della Cnn o delle grosse testate che assicurano la copertura mediatica del pianeta, ma di piccole tv che trasmettono nel raggio di poche centinaia di metri. Si chiamano Telestreet, letteralmente Tv di strada: perché appartengono alla realtà circoscritta di un quartiere, di una via, o di un solo condominio. E lasciano i microfoni liberi, a chi ha voglia di raccontare a una telecamera e amplificare i propri problemi. […] Gli argomenti trattati da una telestreet spaziano dalle tematiche locali, come l’elezione di un nuovo sindaco o l’urbanistica del quartiere, a temi ad ampio raggio, come le opinioni sulle guerre in corso. (Elena Nieddu, Avvenire, 15 agosto 2004, p. 25, Oggi Spettacolo) • «VArco-Tv di strada: c’è la soluzione!» lo annuncia il senatore leghista Sergio Divina, premettendo che «la questione della telestreet ha sortito quei problemi che già si potevano immaginare», giacché «licenze di frequenze assegnate ad emittenti locali che irradiano anche piccoli territori sono sempre destinate ad entrare in collisione fra loro». (M[atteo] Cass[ol], Trentino, 14 febbraio 2008, p. 38, Cronaca di Riva e Arco).
Composto dal confisso tele-3 aggiunto al s. ingl. street (‘strada’).
Già attestato nella Repubblica del 23 giugno 2002, Bologna, p. V (Fernando Pellerano).
V. anche tv di strada, tv urbana.