tappezzeria
tappezzerìa s. f. [dal fr. tapisserie, der. di tapisser «tappezzare» (v. la voce prec.)]. – 1. Tessuto o altro materiale con analoga funzione (carta da parati, fogli o pannelli sottili di plastica o di legno, ecc.) adoperato per l’arredamento interno di ambienti di edifici (tende, cortine, portiere), per il rivestimento, pratico o decorativo, di pareti interne di ambienti o di mezzi di trasporto (carrozze, automezzi, treni, aerei, navi), o come copertura esterna di alcuni mobili: rifare, sostituire, rinnovare la t. di una stanza, di una sala, di un’auto, di un elettrotreno; la t. del divano e delle poltrone è logora, va cambiata. Comune l’espressione fig. fare da tappezzeria, o anche fare tappezzeria (che ricalca il fr. faire, o faire de, tapisserie), partecipare a una festa o a una riunione senza prendervi parte attiva, restando in disparte; con riferimento a una festa da ballo, non essere mai invitato da nessuno a ballare. 2. a. La tecnica, l’arte di confezionare e mettere in opera tessuti e carte da rivestimento e arredamento: un bel lavoro di tappezzeria. b. Negozio, laboratorio di tappezziere: lavorare in una t., dirigere una tappezzeria. c. Manifattura di tessuti pregiati da arredamento e decorazione, e anche di tappeti e arazzi: le antiche t. cinesi; una celebre t. parigina del Settecento.