tanga
s. m. [dal port.-brasil. tanga (s. f.), e questo da ntanga che, in quimbundo, lingua bantu dell’Angola importata in Brasile dagli schiavi africani, significa «perizoma»], invar. – 1. In etnologia, genericamente, il coprisesso femminile assai diffuso tra le popolazioni delle foreste tropicali, ottenuto da varî materiali e spesso decorato, come i notevoli reperti archeologici in ceramica dipinta della cosiddetta «cultura di Marajó» (sec. 9°-16°) dell’omonima isola posta all’estuario del Rio delle Amazzoni; si presenta ora come un triangolino di paglia trattenuto ai fianchi da tre legacci, ora come una fascia di cotone, generalmente tinta di nero, con decorazioni di piume colorate; presso altre popolazioni dei tropici è un semplice perizoma portato anche dagli uomini. 2. Nel linguaggio internazionale della moda, il costume da bagno, per lo più femminile, comparso dapprima in Brasile nei primi anni ’70 del Novecento, consistente in un ridottissimo triangolo di stoffa che copre soltanto il pube, e da una sottile striscia di stoffa che lascia scoperti i glutei; anche, il capo di biancheria intima dello stesso tipo.