talamo
tàlamo s. m. [dal lat. thalămus, gr. ϑάλαμος]. – 1. Termine che in riferimento alla Grecia antica designa, in età omerica, varî ambienti della casa signorile: la sala ove la padrona si intrattiene, il ripostiglio dei tesori e la stanza da letto in genere; nell’età classica, accanto ad altri particolari sign., prevale quello di camera nuziale. Nel linguaggio letter. e poet. ha in genere quest’ultimo sign. o quello di letto nuziale, divenendo spesso simbolo delle nozze, dello stato matrimoniale, spec. in frasi fig. come condurre al t., sposare (riferito all’uomo che sposa la donna); macchiare, contaminare il t., o il t. nuziale, tradire il coniuge, commettere adulterio; o quello generico di letto: Sorgon così tue dive Membra dall’egro t. (Foscolo), dal letto dove giacevi ammalata; e in senso traslato: il re dell’onde ... Surse per le profonde Vie dal tirreno t. (Foscolo), dal letto, dalle profondità del mare Tirreno. 2. a. Nelle marine classiche, l’ordine di remi più basso; in epoca ellenistica e nei primi secoli dell’Impero romano, nelle imbarcazioni di lusso dell’età tolemaica, piccola costruzione coperta, spesso finemente elaborata, ove si intratteneva il sovrano o il padrone della nave con i suoi ospiti. b. Nelle rappresentazioni medievali, il palco su cui venivano eseguiti i drammi liturgici e sul quale si erigevano i luoghi deputati o mansioni, cioè costruzioni in legno e tela, simili a capanni aperti sul davanti, che con varî elementi architettonici o paesistici rappresentavano i luoghi in cui il fatto si svolgeva. 3. a. In botanica, l’apice dell’asse fiorale sul quale sono inseriti gli antofilli. b. In anatomia umana e comparata, t. ottico, ciascuna delle due grosse formazioni grigiastre che, nel diencefalo, sono poste al di sotto dei ventricoli laterali e a ciascun lato del III ventricolo, e che sono costituite da un notevole numero di nuclei e da sistemi di fibre che le collegano a diversi distretti del neurasse: costituiscono il centro di raccolta e di smistamento verso la corteccia cerebrale di tutti gli impulsi esterni e interni, esercitano inoltre un’azione di controllo su tutti gli impulsi derivanti dalla corteccia, e rappresentano anche un centro di integrazione e di coordinazione indipendente dalla corteccia stessa.