burino1 (o burrino) s. m. (f. -a) e agg. [voce romanesca, dal s. f. burra ‘bure; aratro’ di etimo incerto]. – Che, chi, rispetto a chi è nato a Roma, è originario della campagna romana o delle province [...] laziali; è rimasto in uso ed è oggi diffuso in tutt’Italia nel senso di villano, rozzo, zoticone e simili: ma guardali ’sti b.!; quanto sei b.!; anche: modi b., malcreanza b. e, per antifrasi, gentilezza, grazia, eleganza burina. ...
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baróne2 s. m. [forse uso spreg. della voce prec.; o dal lat. baro -onis «cialtrone, zoticone»]. – Briccone, farabutto, furfante: «Ah porci» esclamò Perpetua. «Ah baroni!» esclamò don Abbondio (Manzoni); [...] baron fottuto, espressione volgare di spregio (in forma eufemistica: baron con l’effe) ...
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bifolco
bifólco s. m. [lat. bubŭlcus, lat. volg. *bufulcus] (pl. m. -chi). – 1. (f. -a) Guardiano di buoi; chi lavora il terreno coi buoi. 2. (f. -a) spreg. Uomo (o, rispettivam., donna) ignorante, zoticone, [...] screanzato. 3. In astronomia, Bifolco, altro nome della costellazione di Boote. ◆ Un plurale latineggiante in -ci è documentato nel Canzoniere del Petrarca (CCCXXIII, 41), in rima: Al bel seggio, riposto, ...
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palamidone
palamidóne s. m. [etimo incerto], non com. – 1. Uomo di alta statura e di scarsa intelligenza; spilungone, zoticone. 2. Cappotto da uomo simile alla finanziera; mantello eccessivamente lungo [...] e ampio: era vestito sempre di un lungo p. nero (Svevo); di qui il soprannome attribuito, nella pubblicistica dell’epoca (ultimi decennî del sec. 19° e primi del 20°), allo statista G. Giolitti, che era ...
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palpare
v. tr. [lat. palpare, voce onomatopeica]. – 1. a. Tastare, toccare ripetutamente con le dita o con la mano aperta un oggetto o una parte del corpo, per provarne la consistenza, la morbidezza, [...] mi ha palpato a lungo il fegato. b. Accarezzare per trarne eccitamento sessuale, palpeggiare: ti fai abbracciare e p. da quello zoticone, che è proprio un’indecenza (Cassola). 2. In senso fig., non com., conoscere o verificare in modo sicuro, per ...
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zotico
żòtico agg. [forse lat. tardo idiotĭcus «ignorante, incolto» (gr. ἰδιωτικός, der. di ἰδιώτης: v. idiota)] (pl. m. -ci). – Incivile, ineducato, ignorante, quindi ruvido, grossolano nel carattere [...] z.; è proprio una zotica. Anche, maniere, parole, espressioni zotiche. ◆ Dim. żotichétto, żotichino; pegg. żoticàccio; accr. e pegg. żoticóne (f. -a), col suo pegg. żoticonàccio (i tre ultimi usati assai spesso come sost., con i rispettivi femm.: è ...
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Gli accrescitivi sono una categoria di alterati (➔ alterazione) il cui elemento derivazionale «intensifica un tratto […] segnalando al tempo stesso un atteggiamento o positivo o negativo (più frequente) nei riguardi dell’attributo di grandezza...