vinacciolovinacciòlo (letter. vinacciuòlo) s. m. [dim. del lat. vinaceum «vinacciolo» (usato per lo più al plur., vinacea)]. – Il seme della vite (chiamato anche fiocine), di aspetto piriforme, a tegumento [...] molto resistente, ricco di grasso, immerso (in numero da 1 a 4) nella polpa dell’acino. Olio di vinaccioli, liquido giallo, contenente gliceridi degli acidi linoleico, oleico, palmitico, ecc., estratto con solventi per pressione a caldo dei ...
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vinificazione
vinificazióne s. f. [der. di vinificare]. – 1. Il processo per cui il mosto si trasforma in vino: il controllo dei mosti durante la vinificazione. 2. L’attività di produrre il vino e il [...] e una v. in rosso: si ha la prima quando il mosto fermenta in assenza delle parti solide dell’uva (raspi, bucce e vinaccioli), ed è effettuata, generalmente, per ottenere vini bianchi, da uve sia bianche sia rosse; la v. in rosso avviene invece con ...
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acino1
àcino1 s. m. [dal lat. acĭnus]. – 1. a. Chicco o granello d’uva: è il frutto della vite, del tipo bacca, costituito dalla buccia (o epicarpio) e dalla polpa (o mesocarpio), nella quale sono contenuti [...] o fiòcini). Nell’uso pop., il nome è talora dato impropriam. ai vinaccioli. b. estens., letter. Grano, granello: una coroncina del rosario con gli a. di madreperla (Moretti). 2. In anatomia, formazione rotondeggiante, di grandezza microscopica ...
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vinaccia
vinàccia s. f. [lat. vinacea e vinacia, dall’agg. vinaceus «del vino o dell’uva» (cfr. anche vinaceum «vinacciolo»), der. di vinum «vino»] (pl. -ce). – Residuo della prima lavorazione dell’uva, [...] formato da graspi, bucce, vinaccioli, con quantità diverse di mosto o di vino (la parola è usata per lo più al plur., vinacce: grappa, acquavite di vinacce): v. vergini, provenienti da uve appena pigiate, contenenti mosto; v. lavate, che sono state ...
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seme
séme s. m. [lat. sēmen sēmĭnis, della stessa radice se- del verbo serĕre «seminare»]. – 1. a. Nelle piante, l’ovulo maturo delle spermatofite che racchiude il giovane sporofito quiescente, o embrione, [...] di una pianta delle euforbiacee (v. saltellante). Nel linguaggio com. e fam. sono chiamati impropriam. semi (al dim., semìni) i vinaccioli del chicco d’uva. b. In partic., il seme che viene affidato alla terra perché se ne sviluppi una nuova pianta ...
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sgrondatore
sgrondatóre s. m. [der. di sgrondare]. – Nell’industria enologica, apparecchio (detto anche smostatore) usato per separare il mosto liquido dalle parti solide (bucce, vinaccioli, raspi) dopo [...] la pigiatura; s. statici, costituiti da telai con fondi a listello o gabbie cerchiate, nei quali si introducono le uve pigiate e nei quali la sgrondatura avviene naturalmente per gravità; s. rotativi (o ...
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semisiccativo
(o semiessiccativo) agg. [comp. di semi- e siccativo (o essiccativo)]. – Di olio che ispessisce solo lentamente quando è esposto alla luce e all’aria, come gli olî di papavero, di soia, [...] di vinaccioli. ...
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pennello1
pennèllo1 (ant. penèllo) s. m. [lat. *penĕllus, dim. di penis «coda»]. – 1. a. Attrezzo costituito da un mazzetto di peli naturali (animali o vegetali) o da fibre artificiali, fissato all’estremità [...] al peduncolo dell’acino, quando questo viene staccato; varia nei diversi vitigni per colore, grandezza, aderenza all’acino e ai vinaccioli, e perciò può servire a differenziarne alcuni. b. Muffe a p., muffe del genere penicillio, così chiamate per le ...
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Residuo della lavorazione dell’uva, formato da graspi, bucce, vinaccioli con quantità diverse di vino o di mosto fermentato, a seconda del grado di spremitura. Si distinguono al riguardo le v. vergini dalle v. fermentate: le prime si ottengono...
GRIGNOLINO
Giovanni Dalmasso
. È uno dei vitigni da vino piemontesi più interessanti, se non dei più coltivati. Il nome (secondo taluni) deriverebbe dall'abbondanza di vinaccioli (detti in dialetto piemontese grignòle) che presentano i suoi...