germanico1
germànico1 agg. [dal lat. Germanǐcus] (pl. m. -ci). – 1. Dei Germani antichi: le genti g.; la religione g.; il diritto g., ecc. (v. germano1). 2. Della Germania moderna: confederazione g.; [...] iscrizioni runiche (v. runa) del sec. 3° e dalla traduzione del Nuovo Testamento eseguita nel sec. 4° dal vescovo Ulfila; settentrionale, rappresentato in una fase antica dall’antico nordico o antico islandese, e nella fase attuale dal norvegese (con ...
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gotico
gòtico agg. e s. m. [dal lat. tardo Gothĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Dei Goti, antica popolazione germanica (v. goto): lingua g. (o gotico s. m.), lingua appartenente al ramo orientale del gruppo [...] linguistico germanico, nota soprattutto da una traduzione della Bibbia (Bibbia g.) compiuta nel 4° sec. dal vescovo ariano visigoto Ulfila. Il termine è stato spesso usato con sign. estens., quasi sinon. di germanico, tedesco, e talvolta anche di ...
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goto
gòto agg. e s. m. (f. -a). – Relativo o appartenente ai Goti (gr. Γόϑοι, lat. Gothi), antica popolazione germanica, forse originaria dell’isola di Gotland o comunque della Svezia merid., suddivisasi [...] nel 4° sec. nelle due principali tribù dei Visigoti e degli Ostrogoti e convertitasi al cristianesimo (nell’eresia ariana) per opera del vescovo Ulfila. ...
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argenteo
argènteo agg. e s. m. [dal lat. argenteus]. – 1. agg. a. Di argento: calice a., monete argentee. Codice a., in partic. il codice di 187 fogli, che conserva la massima parte di quanto è giunto [...] a noi della versione gotica del Nuovo Testamento, fatta nel 4° sec. dal vescovo goto Ùlfila: così detto perché scritto con lettere d’argento. b. Che ha il colore, l’aspetto o la lucentezza dell’argento: l’a. raggio della luna; la superficie del lago ...
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Goto ariano (n. 311 circa - m. Costantinopoli 383). Nato da genitori cristiani provenienti dalla Cappadocia, fu consacrato vescovo (341 circa) da Eusebio di Nicomedia; esercitò il suo vescovato prima in terra gotica a nord del Danubio, poi con...
Vescovo di Durostoro (sec. 4º), discepolo di Ulfila, del quale scrisse la vita ed espose la professione di fede (De fide, vita et obitu Wulfilae); esiliato (383) da Teodosio, venne a Milano e vi diresse (384-87) la comunità ariana, per la quale...