manicheo
manichèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo Manichaeus, che si rifà al nome del fondatore di questa dottrina, Mani (216-277 d. C.) o, come fu chiamato in Occidente, Manicheo (prob. dal siriaco [...] e ingiusto, tra buoni e cattivi. 3. Scrittura m., tipo di scrittura corsiva usata in testi medievali persiani, sogdiani e turchi, di contenuto manicheo, rinvenuti tra le rovine della cittadina di Tūrfān, nel Turkestancinese, all’inizio del sec. 20°. ...
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calmucco
agg. e s. m. [dal russo kalmyk, adattam. di una voce mongolica] (pl. -chi). – 1. (f. -a) Relativo o appartenente ai Calmucchi, nome di varie popolazioni mongoliche, sparse dai confini occid. [...] della Cina (Mongolia esterna, Turkestancinese) fino alla regione di Astrachan′ (Russia merid.), dedite alla pastorizia, in maggioranza nomadi, e di lingua appartenente al ramo mongolico della famiglia linguistica altaica. Per estens., disus., pare ...
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tocario
tocàrio s. m. [der. del gr. Τόχαροι, una popolazione della Battriana]. – Nome convenzionale e probabilmente inesatto di una lingua indoeuropea usata nel primo millennio d. C. nel Turkestan orientale, [...] scoperta nel 1908 da spedizioni scientifiche francesi e tedesche nel Turchestan cinese in seguito al ritrovamento di manoscritti di contenuto religioso buddistico, risalenti al 6°-7° secolo d. C. e redatti in caratteri indiani brāhmī. ...
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Località del Turkestan cinese (Xinjiang Uygur). Vi sorge una serie di templi rupestri, buddhisti; di straordinaria importanza quelli di Qyzyl (Kizil) e di Qumtura (Kumtura, 5°-8° sec.). Sono del tipo con cella quadrata o rettangolare, preceduta...
QYZIL
Alfred Salmony
. Località del Turkestan cinese nella provincia di Sinkiang, a settentrione del medio corso del fiume Tarim. Quivi giacciono le rovine dette dei "Mille Buddha", esplorate da A. Grünwedel, dal Le Coq e dal Pelliot. I templi...