scordare1
scordare1 v. tr. [tratto da ricordare, con mutamento di prefisso] (io scòrdo, ecc.). – 1. a. Non ricordare più, perdere la memoria di una cosa, sinon. di dimenticare (rispetto a cui, in alcune [...] sé: ho scordato l’agenda; scordo spesso le chiavi a casa. 2. Come intr. pron., scordarsi, può costruirsi sia transitivamente, con sign. non sostanzialmente diverso dalla forma attiva (per es.: scordarsi il nome della via, un invito, i torti subìti ...
Leggi Tutto
valere
valére v. intr. [lat. valēre «essere forte, sano; essere capace; significare»] (pres. indic. valgo [ant. o poet. vàglio], vali, vale, valiamo, valéte, vàlgono [ant. o poet. vàgliono]; pres. cong. [...] formato senza alcuna preposizione, può essere in taluni casi sentito come un compl. oggetto, dando così al verbo una costruzione transitiva. Questa accezione è più avvertita in espressioni come non vale la spesa, non vale la fatica, o nella frase fig ...
Leggi Tutto
transitivita
transitività s. f. [der. di transitivo]. – La caratteristica, la proprietà di essere transitivo: t. di un verbo, in grammatica; t. della relazione di uguaglianza, in matematica, il fatto [...] di godere della proprietà transitiva. ...
Leggi Tutto
uguaglianza
(o eguaglianza) s. f. [der. di uguagliare, eguagliare]. – 1. a. Condizione di cose o persone che siano tra loro uguali, cioè abbiano le stesse qualità, gli stessi attributi (in generale, [...] nasce come generalizzazione delle classiche proprietà dell’u.: proprietà riflessiva, a = a; proprietà simmetrica, se a = b allora b = a; proprietà transitiva, se a = b e b = c allora a = c); in partic.: u. di insiemi, il fatto di avere gli stessi ...
Leggi Tutto
servire
v. tr. e intr. [lat. servire, propr. «essere schiavo», da servus «schiavo»] (io sèrvo, ecc.; come intr., aus. avere e, in alcuni sign., essere). – 1. Essere servo, schiavo, soggetto interamente [...] alla volontà altrui; in senso generico è d’uso letter. e può avere costruzione transitiva: essere costretto a s. uno spietato tiranno; oppure intransitiva (aus. avere), secondo l’uso lat., con un compl. di termine: s. alle altrui voglie; nessuno può ...
Leggi Tutto
equivalenza
equivalènza s. f. [der. di equivalere]. – 1. L’equivalere, l’essere equivalente; uguaglianza di valori, in genere tra cose di natura o qualità diversa: e. di due locuzioni, di due grandezze. [...] ogni relazione binaria tra coppie di elementi di un dato insieme che verifichi le tre proprietà formali riflessiva, simmetrica, transitiva. 4. In geometria, si ha equivalenza tra due figure piane rispetto a un gruppo di trasformazioni se tra queste ...
Leggi Tutto
participio
particìpio s. m. [dal lat. participium, traduz. del gr. μετοχικόν «partecipante»]. – Modo nominale del verbo, così chiamato dai grammatici greci perché partecipe, da un lato, della categoria [...] categoria dei verbi, in quanto può distinguere la diatesi, il tempo e l’aspetto e può inoltre averne la reggenza, transitiva e intransitiva; a differenza delle lingue classiche in cui il duplice valore, nominale e verbale, del participio è vivo e ...
Leggi Tutto