temperanza
s. f. [dal lat. temperantia, der. di temperare nel senso di «moderarsi, osservare la giusta misura»; nei sign. ant., è tratto direttamente da temperare]. – 1. a. Nell’etica classica, virtù [...] uso comune è intesa soprattutto come moderazione nel cibo e nelle bevande: non ha t., non conosce la t.; a tavola ci vuole temperanza. b. Con sign. più ampio (non com.), moderazione in genere: ci vuole t. anche nel punire; t. di linguaggio. 2. ant. a ...
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temperante
agg. [dal lat. tempĕrans -antis, propr. part. pres. di temperare (v. temperanza)]. – Che ha la virtù della temperanza e la osserva, moderandosi nel soddisfacimento dei proprî bisogni, istinti [...] e impulsi, desiderî e appetiti: essere t. nel mangiare, nel bere; anche con uso assol.: è un uomo t., poco temperante. ◆ Avv. temperanteménte, non com., in modo temperante, con temperanza. ...
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temperato
agg. [dal lat. temperatus, propr. part. pass. di temperare (v. temperare)]. – Nei sign. che seguono (a eccezione del sign. 3), la variante temprato non è usata nella lingua odierna, ed è anche [...] viso t. (Dante). 2. In musica, che è in relazione con il sistema musicale moderno in cui è stato attuato il temperamento equabile della scala, cioè l’identificazione dei suoni alterati (do diesis con re bemolle, re diesis con mi bemolle, ecc.) che ...
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prudenza
1. MAPPA La PRUDENZA è l’atteggiamento cauto di chi, per carattere, è portato a prevedere e a valutare con molta attenzione le possibili conseguenze delle proprie azioni e si comporta in modo [...] la porta a chiave). 2. Nella teologia cattolica, la prudenza è una delle quattro virtù cardinali (insieme a giustizia, fortezza e temperanza): per la precisione, quella che aiuta l’uomo a distinguere il bene dal male, così da guidarlo verso ciò che è ...
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VIRTÙ
1. MAPPA Nel suo significato più generico, la VIRTÙ è qualsiasi buona qualità di una persona (la v. della discrezione, della pazienza; una ragazza che ha molte v.; non ha la v. del tacere). 2. [...] quelle che l’uomo deve perseguire sono le cosiddette virtù cardinali (cioè la fortezza, la giustizia, la prudenza e la temperanza) e le cosiddette virtù teologali (cioè la carità, la fede e la speranza). 4. Con riferimento a cose, e specialmente ...
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virtu
virtù (ant. virtude o virtute, e anche vertù, vertude o vertute) s. f. [lat. virtus-ūtis «forza, coraggio», der. di vir «uomo»; il sign. moderno è dovuto principalmente al lat. cristiano]. – 1. [...] sono tre: fede, speranza, carità; tra le virtù morali le principali (v. cardinali) sono quattro: prudenza, giustizia, fortezza, temperanza. Per la v. eroica, sempre nella teologia cattolica, v. eroico. Nell’uso com. si parla anche di v. civili ...
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scostume
s. m. [der. di costume, col pref. s- (nel sign. 1)], ant. – Scostumatezza: grande s. è ... che uno non ha tanta temperanza (Sacchetti). ...
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cardinale1
cardinale1 agg. [dal lat. cardinalis, der. di cardo -dĭnis «cardine»]. – 1. Che fa da cardine, principale: una verità c.; le idee c. di una teoria; i principî c. di un sistema; fissare i punti [...] c. di una questione; in partic., le virtù c., nella morale cattolica, la giustizia, la prudenza, la temperanza e la fortezza. Riferito al volgare illustre vagheggiato e teorizzato da Dante, è uno dei suoi quattro attributi (il secondo, dopo illustre, ...
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moderazione
moderazióne s. f. [dal lat. moderatio -onis]. – L’atto, il fatto di moderare: m. delle pretese, delle richieste; la m. delle passioni. Più com., l’essere moderato, capacità di moderarsi, [...] senso della misura: avere m. nel bere, nel fumare; usare m. nel mangiare; ci vuole m.; la m., madre della dignità e della costanza (Gioberti). Anche, temperanza, tolleranza: governare, giudicare con m.; usò grande moderazione verso i vinti. ...
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modestia
modèstia s. f. [dal lat. modestia, der. di modestus «modesto»]. – 1. a. Qualità morale, opposta alla vanità e alla presunzione, consistente nel non sentire e non mostrare vanto dei proprî meriti: [...] ciò dipenda da una libera scelta, e non da necessità economiche. d. Nella teologia cattolica, virtù morale connessa con la temperanza, capace di moderare atti interni ed esterni dell’uomo. 2. Aspetto dimesso, tono modesto, come indice di possibilità ...
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temperanza Virtù morale che consiste nel regolare con saggezza ed equilibrio il soddisfacimento dei bisogni e appetiti naturali. Cicerone rende con temperantia il termine greco σωϕροσύνη, con cui Aristotele designa la virtù consistente nella...
temperanza
Philippe Delhaye
I passi, non numerosi, nei quali D. tratta della t. come virtù presentano un triplice valore del termine: la t. come virtù cardinale, la t. come disposizione necessaria alla perfezione della giovinezza (secondo...