registro
s. m. [lat. tardo regesta -orum, neutro pl.; v. regesto]. – 1. Libro, quaderno, fascicolo o volume formato da un certo numero di fogli (per lo più numerati progressivamente, contrassegnati e [...] , di affitto, di appalto, di concessione, ecc., chiamate appunto imposte di registro; e inoltre tasse di bollo, imposte su successioni e donazioni, ecc.): andare all’ufficio del r. o al r.; procuratore del r., il funzionario che dirige ogni ufficio ...
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minimizzare
minimiżżare v. tr. [der. di minimo, sul modello dell’ingl. minimize e del fr. minimiser]. – Presentare un fatto cercando di ridurne al minimo l’importanza, la gravità, gli eventuali sviluppi [...] matematico che segue), o di ridurre a minime proporzioni. ◆ Part. pres. minimiżżante, anche come agg.; in matematica, successioni minimizzanti di funzioni, successioni che tendono a una funzione la quale rende minima una data espressione funzionale. ...
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informazióne s. f. [der. di informare; cfr. lat. informatio -onis «nozione, idea, rappresentazione» e in epoca tarda «istruzione, educazione, cultura»]. – 1. ant. e raro. L’azione dell’informare, di dare [...] altro (ricevitore) ove tra essi sia stabilita una conveniente via di trasmissione; i. monodimensionali sono quelle costituite da una successione di segnali che si differenziano tra loro per il valore di un solo parametro, per es. per la frequenza nel ...
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climax
clìmax s. m. [dal gr. κλῖμαξ f., propr. «scala», passato anche in lat. tardo, climax f.; nelle accezioni 2 e 3, per influenza dell’uso ingl.]. – 1. Figura retorica, detta anche gradazione o gradazione [...] della regione mediterranea è il bosco sempreverde di pini, sughere, lecci). Si tratta di un concetto teorico, che solitamente viene riferito a comunità stabili, negli stadî avanzati delle successioni ecologiche e in assenza di perturbazioni esterne. ...
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musica
mùṡica s. f. [dal lat. musĭca, gr. μουσική, femm. sostantivato dell’agg. μουσικός «musicale» (sottint. τέχνη «arte»)]. – 1. a. L’arte che consiste nell’ideare e nel produrre successioni strutturate [...] di suoni semplici o complessi, che possono variare per altezza (cioè per la frequenza delle vibrazioni del corpo sonoro), per intensità (cioè per l’ampiezza delle vibrazioni) e per timbro (che dipende ...
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titolo
tìtolo s. m. [dal lat. titŭlus]. – 1. Con riferimento all’antichità romana (per la quale è di uso frequente, anche oggi, la forma lat. titulus), iscrizione apposta alle immagini degli antenati; [...] a t. universale, quando l’erede subentra nella totalità dei rapporti giuridici, attivi e passivi, del defunto; successione a t. particolare, quella che concerne un singolo rapporto giuridico o più rapporti singolarmente considerati; t. putativo ...
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n, N
(ènne) s. f. o m. – Tredicesima lettera dell’alfabeto latino, il cui valore fonetico è in tutte le lingue quello di consonante nasale. A differenza però della lettera m, che rappresenta costantemente [...] conduce per elettroni, cioè per cariche negative). In matematica, n denota in genere un numero relativo, spesso indefinito, come nelle successioni (per es., 1, 2, 3, ..., n), e con valore indefinito forma anche alcuni composti, come n-esimo (grafia ...
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stratigrafia
stratigrafìa s. f. [comp. di strato e -grafia, sul modello, per la geologia, dell’ingl. stratigraphy; nel sign. 2, comp. di strato e (radio)grafia]. – 1. a. Lo studio della natura e delle [...] Cnosso, a Creta, del nuraghe di Barùmini, in Sardegna). b. Branca delle scienze geologiche che studia la successione cronologica delle rocce della crosta terrestre (soprattutto di quelle sedimentarie, per lo più stratificate) e la loro distribuzione ...
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imposta2
impòsta2 (o impósta) s. f. [lo stesso etimo della voce prec.]. – Tributo che gli enti pubblici impongono, senza corrispettivo di alcun servizio (diverso perciò da tassa), a tutti i cittadini [...] ; i. indirette, quelle basate sulle manifestazioni mediate della capacità contributiva, distinte in: i. sui trasferimenti a titolo gratuito (successioni e donazioni), e a titolo oneroso o sugli affari, cioè sugli atti giuridici e documenti (per es ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in [...] quale si contrappone Leibniz, che afferma la relatività dello spazio, considerandolo, analogam. al tempo (ordine delle successioni), come l’ordine delle coesistenze; nel tentativo di conciliare queste due posizioni, Kant concepisce lo spazio, insieme ...
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Anna Benvenuti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Settecento sembra aver abbandonato le aspirazioni universalistiche. O, almeno,nella prima metà del secolo queste hanno cambiato...