epitassia
epitassìa (o epitassi) s. f. [comp. di epi- e tassia (o -tassi)]. – 1. Accrescimento, secondo una determinata orientazione cristallografica, di un materiale cristallino sulla superficie di [...] ’associazione regolare (detta anche, più brevemente, tassia) di due minerali o prodotti cristallini artificiali appartenenti a specie diverse (le cui strutturecristalline abbiano però un passo reticolare compatibile), riuniti in modo che il reticolo ...
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struttura
s. f. [dal lat. structura, der. di struĕre «costruire, ammassare», part. pass. structus]. – In senso ampio, la costituzione e la distribuzione degli elementi che, in rapporto di correlazione [...] s. granulare o granitica o granitoide se gli individui cristallini hanno più o meno tutti le stesse dimensioni, ; le s. elementari della parentela. b. In psicologia (dove struttura è anche usato come sinon. di forma), il complesso dei componenti ...
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ottica
òttica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. ottico; nel sign. 4, sull’esempio del fr. optique]. – 1. Parte della fisica che studia i fenomeni relativi alla propagazione della luce (nel vuoto e [...] , i miraggi, gli aloni, ecc.); o. cristallografica, che si occupa degli effetti dell’interazione della luce con strutturecristalline. Con riferimento a particolari applicazioni dell’analisi dei fenomeni ottici: o. adattabile, studio dei modi in cui ...
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clatrato
agg. e s. m. [dal lat. clathratus, part. pass. di clathrare «chiudere con inferriata»]. – 1. agg. In botanica, tubo c., sinon. di tubo cribroso e in senso stretto di cellula cribrosa. 2. s. [...] m. In chimica, tipo di composto di inclusione derivante dall’imprigionamento di molecole entro strutturecristalline, a gabbia, formate da molecole di altro tipo (per es., le molecole dell’idrochinone cristallizzano lasciando cavità che possono ...
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isomorfo
iṡomòrfo agg. [comp. di iso- e -morfo]. – 1. In genere, che ha forma uguale, o che è costituito da elementi di uguale forma. 2. In cristallochimica, di composto che presenta isomorfismo. Miscele [...] i., quelle formate da sostanze cristalline che, solidificando, danno luogo a cristalli misti (per es., le miscele in matematica, detto di due gruppi (e più in generale di due insiemi dotati di strutture) quando tra di essi intercorre un isomorfismo. ...
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polimorfismo
s. m. [comp. di poli- e -morfismo; in qualche sign., der. di polimorfo]. – 1. letter. In generale, l’assumere forme, aspetti, modi di essere diversi secondo le varie circostanze; possibilità [...] , fenomeno per cui un elemento o un composto chimico, cristallizzando, può assumere strutture diverse e presentarsi in più modificazioni (o fasi cristalline), ognuna stabile in un certo intervallo di temperatura e pressione, aventi proprietà fisiche ...
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Diritto
T. di fine rapporto (TFR) La cosiddetta liquidazione che secondo la legge (art. 2120 c.c.) deve essere erogata ai lavoratori subordinati al momento della cessazione del rapporto di lavoro; il suo scopo è quello di aiutare il lavoratore...
Chimico (Hanau 1817 - Heidelberg 1892), allievo di J. Liebig; prof. a Giessen, poi (dal 1863) a Heidelberg. Si occupò prevalentemente di problemi di chimica fisica e soprattutto delle relazioni fra costanti fisiche e costituzione dei varî composti....