staziostàzio s. m. [dal lat. statio (-onis), cfr. stazzo e stazione]. – 1. ant. Luogo di dimora e di soggiorno. 2. A Venezia, il punto dove stazionano le gondole. ...
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soma1
sòma1 s. f. [lat. tardo sagma, sauma, dal gr. σάγμα -ατος «carico, basto»; cfr. salma]. – 1. a. Il carico che portano sul dorso cavalli, muli, asini e altre bestie da trasporto: mettere, levare [...] metrico decimale: s. da vino, da olio; la legna segata costava tanto a soma. 2. fig., letter. a. Onere, impegno grave e arduo: Stazio la gente ancor di là mi noma: Cantai di Tebe, e poi del grande Achille; Ma caddi in via con la seconda s. (Dante ...
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sanatore
sanatóre s. m. e agg. (f. -trice) [dal lat. tardo sanator -oris], letter. – 1. Chi sana, spec. in senso fig.: Ecco qui Stazio; e io lui chiamo e prego Che sia or sanator de le tue piage [= piaghe] [...] (Dante). 2. Come agg., fig., nel linguaggio eccles., detto di ciò che salva, che redime dal peccato: la Grazia sanatrice ...
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retro
rètro avv. e s. m., invar. [dal lat. retro «dietro, indietro»]. – 1. avv. poet. Dietro, indietro: Poi dentro al foco innanzi mi si mise, Pregando Stazio che venisse retro (Dante); più spesso preceduto [...] da di e a (v. diretro e arretrare): Si rivolgea ciascun, voltando a retro (Dante); L’asta schivò, che sibilante e lunga Andò di retro a conficcarsi in terra (V. Monti). Scritto su un foglio, vedi retro, ...
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modello
modèllo s. m. [lat. *modĕllus, dim. di modŭlus: v. modulo]. – 1. a. In genere, qualsiasi oggetto reale che l’artista si propone di ritrarre, o che un artigiano, un operaio abbia dinanzi a sé [...] dal latino. e. fig. Persona o cosa scelta come esempio da seguire e da imitare, spec. dal punto di vista intellettuale o morale: Stazio dichiara di avere avuto come m. l’Eneide di Virgilio; Petrarca è stato per lungo tempo il m. preferito dei poeti d ...
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vocale1
vocale1 agg. [dal lat. vocalis «sonoro, dotato di voce», der. di vox vocis «voce»]. – 1. poet. Sonoro, risonante: Quella soave melodia che posa Secreta ne’ v. alvei del legno Flebile e lenta [...] (Ariosto); per estens., canoro, poetico: Tanto fu dolce mio v. spirto ... (Dante, introducendo a parlare il poeta latino Stazio); Are così a Bellona, Un tempo invitta amazzone, Diè il vocale Elicona (Foscolo), cioè la poesia, simboleggiata nell ...
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selva
sélva s. f. [lat. sĭlva]. – 1. Associazione vegetale di alberi spontanei su un’estensione notevole di terreno, e il terreno da questa occupato: s. d’abeti, di betulle; una s. folta, grande, tenebrosa; [...] varia; raccolta di poesie di argomento e genere vario o composta in forma non organica e non definitiva. Per lo più come titolo: le «Selve» di Stazio; le «Selve» del Poliziano; altro non ho composto poi, se non una s. per le nozze (Chiabrera). ...
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donnesco
donnésco agg. [der. di donna] (pl. m. -chi). – 1. Proprio delle donne, conveniente a donne (secondo un concetto tradizionale della donna, e talora in senso più o meno spreg.): lavori d.; maniere [...] (conforme al sign. ant. di donna), nobile, gentile: con animo e costume donnesco (Boccaccio). ◆ Avv. donnescaménte, alla maniera delle donne; ant., con signorilità o con grazia muliebre: La bella donna mossesi, e a Stazio Donnescamente disse (Dante). ...
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marescalco
(o mariscalco) s. m. (pl. -chi). – Variante ant. di maniscalco, soprattutto nei sign. storici e come titolo: i due Che fuor del mondo sì gran marescalchi (Dante, parlando di Virgilio e di [...] Stazio, ch’egli considera guide, maestri). ...
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usata
uṡata s. f. [der. di usare], ant. – Uso, consuetudine: la parola tua sopra toccata Si consonava a’ nuovi predicanti; Ond’io a visitarli presi usata (Dante, in Purg. XXII, 79-81, introducendo Stazio [...] a parlare con Virgilio della sua conversione al cristianesimo) ...
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STAZIO
Augusto MANCINI
Salvatore BATTAGLIA
. Dei tre maggiori poeti epici dell'età dei Flavî (69-96 d. C.), Valerio Flacco, Silio Italico e Publio Papinio Stazio, quest'ultimo ebbe più di tutti ricchezza di vena, ma troppo indulse all'artificio,...
Poeta latino, gallo insubre di origine, forse di Milano (n. 230 a. C. circa - m. 166 a. C. circa). Prima schiavo e poi liberato da un Cecilio, visse, secondo notizie non ben chiare, in contubernio con Ennio. Scrisse palliate imitando Menandro,...