siriacosirìaco agg. [dal lat. Syriăcus, gr. Συριακός] (pl. m. -ci). – Della Siria, come regione storica dell’Asia anteriore: l’arte. s.; la lingua s. (e, come s. m., il siriaco), dialetto aramaico orientale, [...] a seguito della conquista araba e quasi estintosi nel sec. 13°; letteratura s., il complesso delle opere letterarie in lingua siriaca scritte (dal 2° al 14° sec. d. C.) dai cristiani della Mesopotamia, della Siria e dell’Impero persiano. Il termine ...
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alchimia
alchìmia (meno corretto alchimìa, ant. archìmia) s. f. [dal lat. mediev. (sec. 12°) alchimia, e questo dall’arabo (ṣan’a) al-kīmiyā’ «(arte della) pietra filosofale», che a sua volta deriva, [...] attrav. il siriaco kīmiyā, dal gr. tardo χυμεία o χημεία]. – 1. Arte, nata nell’ambiente ellenistico dell’Egitto nel 1° sec. d. C., che si proponeva la manipolazione e trasformazione dei metalli, e in partic. la loro possibile trasmutazione in oro o ...
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lessico
lèssico s. m. [dal lat. mod. lexicon (v.)] (pl. -ci). – 1. Dizionario, vocabolario, come opera che registra alfabeticamente le parole di una lingua dando di ciascuna la spiegazione; non differisce [...] col termine greco-latino Lexicon, invalso nell’uso d’allora), o dizionarî di scienze speciali: l. ebraico; l. arabo; l. siriaco; il Lessico del Forcellini (v. lexicon); l. botanico, ecc.; più raramente per dizionarî bilingui (l. greco-inglese) e per ...
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lexicon
‹lèksikon› s. neutro lat. mod. [traslitt. del gr. λεξικόν, sottint. βιβλίον, propr. «(libro) delle parole», der. di λέξις «parola, discorso», da λέγω «dire»], usato in ital. al masch. – Termine [...] titolo di opere lessicografiche (di regola scritte in latino) relative a lingue classiche e orientali, soprattutto ebraico, siriaco, arabo. La sua diffusione nell’uso internazionale è dovuta soprattutto all’uso fattone dall’abate E. Forcellini nel ...
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estranghelo
estrànghelo s. m. [dal gr. στρογγύλος «rotondo», attraverso il siriaco]. – Nome della scrittura siriaca più antica, derivata dalla scrittura aramaica e caratterizzata da lettere grandi e [...] di forma aggraziata ...
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-iaco
-ìaco [dal lat. -iăcus]. – Suffisso derivativo presente in aggettivi d’origine dotta, spesso latinismi, tratti da nomi comuni (elegiaco, emofiliaco, paradisiaco) o geografici (austriaco, bosniaco, [...] siriaco). V. -ico. ...
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manicheo
manichèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo Manichaeus, che si rifà al nome del fondatore di questa dottrina, Mani (216-277 d. C.) o, come fu chiamato in Occidente, Manicheo (prob. dal siriaco [...] Mānī ḥayyā «Mani il vivente»)]. – 1. Che si riferisce alla dottrina del manicheismo o ai suoi seguaci: setta, gerarchia m.; dualismo manicheo. Come sost., seguace del manicheismo: la dottrina dei manichei. ...
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rito
s. m. [dal lat. ritus -us, affine al gr. ἀριϑμός «numero» e al sanscr. ṛtá- «misurato» e come s. neutro «ordine stabilito dagli dèi»]. – 1. a. Il complesso di norme, prestabilite e vincolanti la [...] anche all’interno di una stessa religione possono aversi riti diversi: Chiesa cattolica di r. bizantino, di r. armeno, di r. siriaco, ecc.; in questi casi la parola assume il sign. più ampio di liturgia. b. Per estens., la cerimonia religiosa stessa ...
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siriaco, Deserto Regione desertica che si estende nel settore settentrionale della Penisola Arabica, tra i rilievi dell’Antilibano a O e il corso del fiume Eufrate a E. È caratterizzata da paesaggi diversi: quando viene alla luce lo zoccolo...
Dottore della Chiesa (Nisibi, Siria orient., 306 o 307 - Edessa 372). Teologo, autore di numerosi scritti in forma metrica in lingua siriaca. Particolarmente importanti sono le sue concezioni cristologiche e mariologiche.
Vita e opere
A Nisibi...