sìmbolo s. m. [dal lat. symbŏlus e symbŏlum, gr. σύμβολον «accostamento», «segno di riconoscimento», «simbolo», der. di συμβάλλω «mettere insieme, far coincidere» (comp. di σύν «insieme» e βάλλω «gettare»)]. [...] del rame, detto in latino cuprum). Hanno valore simbolico anche molti altri segni usati nella notazione di reazioni o in formule di struttura. Così, in partic., + in alto a destra del simbolodi un elemento o di un radicale indica che esso risulta ...
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simbolicasimbòlica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. simbolico]. – 1. Nella teologia cristiana, la scienza che ha per oggetto le origini, le vicende, il contenuto e la forma delle confessioni difede [...] o simboli; anche, più propriam., disciplina che studia i contrasti e le differenze nei credi delle varie comunità cristiane. 2. Con accezione generica, sistema, complesso disimboli. ...
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simulazione
simulazióne s. f. [dal lat. simulatio -onis, der. di simulare «simulare»]. – 1. L’atto, il fatto di simulare; in partic., qualsiasi atto o atteggiamento che tende a far sorgere in altri un [...] di uno stato di invalidità o di infermità che consenta di fruire di particolari benefìci (assicurazioni, risarcimenti, ecc.). b. Nella dottrina cristiana, s. difede forma di pedine contrassegnate da simboli varî, i mezzi, gli strumenti proprî di ...
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mistica
mìstica s. f. [femm. sostantivato di mistico1]. – 1. Esperienza interiore, attestata in tutte le forme di civiltà e soprattutto nelle varie religioni storiche (taoismo, induismo, buddismo, ebraismo, [...] verità difede: la m. della patria; m. di partito; la m. della femminilità, la m. della maternità (dove mistica si avvicina molto al sign. che, in frasi analoghe, ha mito). In partic., si disse m. fascista il complesso di dottrine, rituali e simboli ...
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libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente [...] liberale democratico». In senso spirituale, di persona che in materia di opinioni o difede afferma il diritto alla libera in Germania verso la metà del sec. 19°, che ripudiavano simboli e dogmi, sostituendo ad essi la coscienza razionale e morale; ...
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definizione
definizióne (ant. diffinizióne) s. f. [dal lat. definitio -onis]. – 1. Determinazione, delimitazione esatta: d. di un confine; d. dei limiti di competenza di due organi amministrativi; d. [...] contenuta nelle fonti della rivelazione e come tale deve essere oggetto difede da parte di tutti i fedeli; la locuz. è usata anche per indicare i simboli o professioni difede emanati o approvati dal magistero ecclesiastico. 4. In fisica, d. formale ...
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nota
nòta s. f. [dal lat. nŏta «segno, contrassegno, marchio, ecc.», di etimo oscuro, non essendo possibile, per la brevità della ŏ, una connessione con nōsco «conoscere» e nōmen «nome»]. – 1. a. Segno [...] 2. a. Nella musica, segno grafico che rappresenta simbolicamente un dato suono, del quale, nella notazione moderna (santità, cattolicità, apostolicità, unità difede e di governo). c. In biologia, n. differenziale, sinon. di carattere, nel sign. 3 c. ...
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onore
onóre s. m. [lat. honos (o honor) -ōris]. – 1. a. In senso ampio, la dignità personale in quanto si riflette nella considerazione altrui (con sign. che coincide con quello di reputazione) e, in [...] o segno con cui le forze armate rendono ossequio ai simboli della religione, alle bandiere militari, nazionali, estere, in o., venerare, fare oggetto di culto: Non è Costei che in onor tanto avemo, Di vostra fede uscita? (Manzoni); elevare, innalzare ...
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risurrezione
risurrezióne (o resurrezióne) s. f. [dal lat. tardo (crist.) resurrectio -onis, der. di resurgĕre «risorgere»]. – 1. Il fatto di risorgere, di ritornare in vita dopo la morte: la credenza [...] nella r. è comune a molte religioni; il miracolo della r. di Lazzaro, operato da Cristo. R. della carne, r. dei morti, formule che nei simboli della fede cristiana esprimono il convincimento secondo cui, alla fine dei tempi, anche i corpi vivranno ...
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mito
s. m. [dal gr. μῦϑος «parola, discorso, racconto, favola, leggenda»]. – 1. Narrazione fantastica tramandata oralmente o in forma scritta, con valore spesso religioso e comunque simbolico, di gesta [...] diventano simbolidi comportamenti o di atteggiamenti umani attraverso la mediazione letteraria: il m. di Faust; il m. di Don genere da una élite intellettuale o politica, viene accolta con fede quasi mistica da un popolo o da un gruppo sociale: ...
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Trinità Nella teologia cattolica, mistero riguardante l’intima costituzione di Dio; enunciato con la frase «un Dio unico in tre persone»: afferma un’unica natura o essenza della divinità, la quale sussiste in tre persone divine, ossia Padre,...
. Parola ebraica ('āmēn), passata anche in altre lingue semitiche (siriaco, etiopico, ecc.), nelle versioni greche e latine del Vecchio Testamento e nei varî testi del Nuovo. Deriva dalla radice semitica 'mn col senso "sostenere, esser saldo",...