ingrato
agg. [dal lat. ingratus, comp. di in-2 e gratus «gradito; riconoscente»]. – 1. Non gradito, e quindi sgradevole: un odore, un sapore i.; ha una voce i., un tono di voce i.; con litote: ne serbo [...] , non avrai le mie ossa, frase proverbiale derivata dalla iscrizione latina ingrata patria, ne ossa quidem mea habes, che ScipioneAfricano fece incidere sul suo sepolcro. Sostantivato: essere un i., comportarsi da i.; sei il solito ingrato. Con uso ...
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osso
òsso s. m. [lat. ŏs ŏssis] (pl. -i; in senso proprio e con valore collettivo, le òssa). – 1. a. Ciascuno degli elementi, duri, resistenti, di colore biancastro, formati di un particolare tessuto [...] patria, non avrai le mie o., libera traduz. delle parole latine (ingrata patria, ne ossa quidem mea habes) che ScipioneAfricano, come riferisce Valerio Massimo, fece iscrivere sul suo sepolcro a Literno, dove s’era ritirato in volontario esilio, per ...
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Generale e uomo politico romano (n. 235 - m. 183 a. C.); figlio di P. Cornelio Scipione (v.) console nel 218 a. C., nello stesso anno partecipò alla battaglia del Ticino, dove, secondo una tradizione, avrebbe salvato la vita al padre. Fu edile...
Figlia di Scipione Africano Maggiore, sposò Tiberio Sempronio Gracco, console nel 177 a. C., e ne ebbe dodici figli, dei quali sopravvissero tre, Tiberio, Gaio e Sempronia. Alla morte del marito (153 circa), rifiutò di passare a nuove nozze,...