sconvinto
p. pass. e agg. Non convinto, poco convinto. ◆ Non vorrei urtare il fronte degli intellettuali che da anni guerreggiano contro gli storici «revisionisti». […] più invecchio e più ho in uggia [...] volte: mentre i discorsi dei «revisionisti», anche quando mi lasciano sconvinto, non hanno mai nulla di canonico, scontato, muffito. (SandroViola, Repubblica, 8 novembre 2001, p. 42, Cultura).
Derivato dal p. pass. e agg. convinto con l’aggiunta del ...
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silovik (Silovik; usato più spesso al pl., siloviki) s. m. In Russia, rappresentante di autorità statali responsabili dell'applicazione della legge o di agenzie di intelligence, forze armate e altre strutture [...] ». (Marco Imarisio, Corriere della sera.it, 5 settembre 2022, Esteri).
Voce russa, a sua volta derivata dal s. sila (‘forza’).
Già attestata nel quotidiano «La repubblica» in un articolo del 12 giugno 2002, p. 17, di SandroViola (Politica estera). ...
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rinazionalizzare
(ri-nazionalizzare), v. tr. Far tornare in mano pubblica; riportare sotto l’influenza delle scelte politiche e economiche nazionali. ◆ il commissario [europeo, Mario Monti] ha assicurato [...] anni precedenti» [Vasilij Stojakin intervistato da Astrit Dakli]. (Manifesto, 28 ottobre 2007, p. 15, Europa).
Derivato dal v. tr. nazionalizzare con l’aggiunta del prefisso ri-.
Già attestato nella Repubblica del 5 luglio 1985, p. 7 (SandroViola). ...
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indetergibile
agg. Che non può essere deterso, pulito, eliminato. ◆ L’Italia è questa, un Paese irrimediabilmente diviso. Da una parte gli italiani che leggono sì più giornali e libri, vanno di più al [...] , persuasi che la sinistra voglia sottrargli i risparmi e consegnare il paese in mano ai marocchini e agli albanesi. (SandroViola, Repubblica, 4 ottobre 2002, p. 17, Commenti).
Derivato da un non attestato agg. detergibile (a sua volta derivato dal ...
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non-guerra
(non guerra), s. f. Guerra combattuta senza essere stata mai ufficialmente dichiarata. ◆ La rappresaglia, dopo l’agghiacciante attentato di Haifa, supera gli incerti confini dell’Autorità [...] (Muin Masri, Stampa, 9 febbraio 2008, p. 51, Cronaca di Torino).
Derivato dal s. f. guerra con l’aggiunta del prefisso non-.
Già attestato nella Repubblica del 16 ottobre 1984, p. 10, Politica estera (SandroViola), nella variante grafica non guerra. ...
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antiregime
anti-regime agg. inv. Che si oppone a un regime. ◆ Eppure [Vuk] Draskovic ora non sembrava neppure il più duro tra gli oppositori. Basta notare come sia stato assente dalle dimostrazioni anti-regime [...] presidenziali nel 2008, è poi venuta una raffica di decreti e leggi che strozzano ogni velleità di manifestazioni anti-regime. (SandroViola, Repubblica, 16 aprile 2007, p. 1, Prima pagina).
Derivato dal s. m. regime con l’aggiunta del prefisso anti ...
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antisnobismo
s. m. Rifiuto di atteggiamenti snobistici. ◆ L’umiliazione che suscita, oggi, vedere nei reality show povere persone che si rinfacciano urlando poveri peccati d’amore, o si assestano il [...] ]. (Corriere della sera, 10 maggio 2004, p. 33, Spettacoli).
Derivato dal s. m. snobismo con l’aggiunta del prefisso anti-.
Già attestato nella Repubblica del 31 marzo 1989, p. 15, Politica estera (SandroViola), nella variante grafica anti-snobismo. ...
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multirazzialita
multirazzialità s. f. inv. L’essere composto da più etnie diverse.
• Vittima, spesso, di se stesso e della sua fortuna, Mario Balotelli stavolta ci ha fatto un regalo. Con due gol alla Germania ha affermato quanto può essere...
Giornalista italiano (Taranto 1931 - Roma 2012). Già noto e apprezzato per il suo lavoro a La Stampa (che gli è valso il Premiolino, 1972), nel 1976 è stato chiamato da E. Scalfari nella neo-nata redazione de la Repubblica (insieme conG. Rocca...