meve
méve pron. pers. – Antica forma per il pron. me, rafforzato: Se di meve trabàgliti, follia lo ti fa fare (Cielo d’Alcamo); A meve è addivenuto (RusticodiFilippo). ...
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bozzo2
bòzzo2 s. m. (e bòzza s. f.) [forse da bozzo1, nel sign. di «protuberanza, corno»], ant. – Marito tradito, cornuto: E non star tra la gente a capo chino, Ché non se’ bozza (RusticodiFilippo); [...] anche, bastardo. In senso fig. e come agg., fare bozzo, disonorare, avvilire: l’opere sozze Del barba e del fratel, che tanto egregia Nazione e due corone han fatte bozze (Dante) ...
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farso
s. m. [forse dal gr. ϕάρσος «pezzo di stoffa»], ant. – Indumento medievale, simile a una corta giubba: Oi dolce mio marito Aldobrandino, Rimanda ormai il f. suo a Pilletto (RusticodiFilippo). [...] ◆ Dim. farsétto (v.) ...
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favolello
favolèllo s. m. [calco dal fr. ant. fablel, fableau (piccardo e fr. mod. fabliau), der. del lat. fabŭla «favola1»]. – Novelletta in rima, breve, arguta, giocosa, satirica, spesso oscena, caratteristica [...] della Francia (v. fabliau) dalla metà del sec. 12° agli inizi del sec. 14°. Favolello è anche il titolo di un’epistola morale in settenarî di Brunetto Latini, indirizzata a RusticodiFilippo. ...
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gherone
gheróne s. m. [der., per metafora, del germ. gairo «punta del giavellotto»]. – 1. Ciascuno dei due lembi triangolari di stoffa, innestati, specialmente in passato, al fondo dei teli della camicia, [...] Nell’uso ant., lembo, falda della gonnella maschile, aperta sul davanti: Non si tenea la man sotto il gh. (RusticodiFilippo); alzandosi i gh. della gonnella (Boccaccio). 2. In marina, ciascuno dei rinforzi (detti anche fortezze) applicati alle vele ...
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dia2
dia2 s. f. o m. – Variante ant. didì, die, documentata soprattutto in rima: E più mi tien doglioso notte e dia (RusticodiFilippo). ...
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sprazzare
v. tr. e intr. – Variante ant. e rara di spruzzare, documentata, con il sign. trans. di questo verbo, già nel sec. 13°: E chi ’l contende, nel viso gli sprazza Velen (RusticodiFilippo). La [...] tutte le penne dai colori cangianti (Pirandello); il viale dell’Opera è inondato dalla luce elettrica, che sprazza da globi, di cui attraversa la crosta latiginosa (Faldella); e in senso fig.: un sogno strano e violento, in cui tuttavia sprazzavano ...
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messere
messère s. m. [dal provenz. meser «mio signore»; v. sere]. – Titolo di dignità assai comune un tempo, che spettava di norma a giudici e notai, ma era usato anche, per rispetto e riverenza, come [...] La parola è usata talvolta in frasi scherz. o canzonatorie: buon dì, messere!; messer no!; caro messer mio, le cose stanno proprio ; è probabile reminiscenza d’un noto sonetto caricaturale diRusticodiFilippo: Quando Dio messer Messerin fece ...). ...
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Rimatore (n. Firenze sec. 13º); la sua attività poetica è compresa negli anni 1260-90; a lui, dalla Francia, Brunetto Latini dedicò e inviò il Favolello. Fu ghibellino, come dimostrano tre suoi sonetti politici dei 58 che ci rimangono; alcuni,...
Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega all’Europa centrale (da O a E: Francia,...