romenoromèno (o rumèno) agg. e s. m. (f. -a) [dal romeno român o rumân, che è il lat. Romanus]. – Della Romanìa, stato dell’Europa centro-orientale: il popolo r.; la lingua, la letteratura r.; le tradizioni [...] popolari r.; il territorio r.; l’orografia, l’economia romena. Come sost., cittadino della Romania: un R., i R., le R.; come s. m., la lingua romena: studiare, imparare, parlare il r.; il r. è una lingua neolatina. ...
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macedo-romeno
macèdo-romèno (o macèdo-rumèno) agg. e s. m. [il primo componente, macedo, è la forma che assume macedone in composizione con altro aggettivo etnico]. – Denominazione di uno dei quattro [...] gruppi dialettali in cui si articola la lingua romena, parlato dalle popolazioni armene della penisola balcanica. ...
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istro-romeno
istro-romèno agg. e s. m. – Denominazione di uno dei quattro gruppi dialettali in cui si articola la lingua romena, parlato in alcuni villaggi dell’Istria. ...
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neutro
nèutro agg. [dal lat. neuter -tra -trum]. – 1. Che non è né l’uno né l’altro di due fatti o stati che si considerano antitetici o contrapponibili. In partic.: a. In grammatica, genere n. (o semplicem. [...] restata qualche traccia nella flessione pronominale e, in italiano antico e in romeno, anche nella flessione di pochi sostantivi e aggettivi (ital. ant. fòcora, romeno ant. focure, romeno mod. focuri, che sono plurali sul tipo -ŏra di tempus/tempŏra ...
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aromuno
(o aromèno) agg. e s. m. (f. -a). – Relativo o appartenente agli Aromuni (o Aromeni; romeno Arômani), popolazione balcanica di circa 200.000 individui, che vivono in gruppi sparsi in Macedonia, [...] Tessaglia, Epiro e Albania e parlano un dialetto romeno. ...
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ospodaro
(meno com. gospodaro) s. m. [dal romeno ant. hospodar, variante di gospodar: v. gospodaro]. – Titolo dei principi cui era affidato, nei sec. 18° e 19°, il governo dei due principati danubiani [...] della Valacchia e della Moldavia, dalla cui unificazione doveva sorgere, dopo il 1859, la Romania ...
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meglenitico
meglenìtico agg. e s. m. (pl. m. -ci). – Gruppo di dialetti romeni (detto anche meglenoromeno), parlati nella regione nord-orientale di Salonicco (spec. nella valle di Meglena, da cui deriva [...] il nome), che presenta alcuni caratteri fonetici e morfologici comuni a tutto il romeno, come la dittongazione condizionata di e e o in ea e oa, la riduzione di a in ă ‹ë› in sillaba atona, il passaggio di c a p davanti a s e t (luptă e coapsă, dal ...
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leu
‹lèu› s. m., romeno [propr. «leone», dalla «piastra col leone», moneta turca battuta la prima volta sotto il sultano Solimano II (1687-91)] (pl. lei). – Unità monetaria della Romania e della Moldavia. ...
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r, R
(èrre) s. f. o, raro, m. – Diciassettesima lettera dell’alfabeto latino; la forma originale, nell’alfabeto fenicio, era quella di un triangolo con un vertice in alto e col lato destro prolungato [...] di raccomandate con avviso di ricevimento, sigla A. R.). Maiuscola senza punto, è sigla automobilistica internazionale della Romania (romeno România), è simbolo del Re nel gioco degli scacchi, era abbrev. di (treno) rapido nelle ferrovie; in fisica ...
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(o aromeno) Uno dei 4 gruppi in cui si articola il complesso delle parlate romene. È attualmente parlato, fuori dei confini della Romania, nel Nord della Grecia, in Albania, Macedonia e Bulgaria. Caratteri comuni con gli altri gruppi dialettali...
Diplomatico e scrittore romeno (1848-1922). Ministro plenipotenziario a Bruxelles, pubblicò numerosi studî in romeno e francese. Notevoli: Alexandre le Bon de Moldavie (in collaborazione con E. Picot, 1882), e quattro volumi della bibliografia...