toccare
v. tr. e intr. [voce di origine onomatopeica] (io tócco, tu tócchi, ecc.). – 1. tr. a. Avvicinare la mano (o anche altra parte del corpo) a una persona o a una qualsiasi cosa e tenerla a contatto [...] e ve lo farò t. con mano. Può esprimere anche un contatto non diretto, ma che avviene con un oggetto o uno strumento qualsiasi: gli toccava l’orecchio con un fuscello per fargli solletico; toccò i due poli con la puntadel cacciavite per chiudere ...
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finire
v. tr. e intr. [lat. fīnīre, der. di finis «limite; cessazione»] (io finisco, tu finisci, ecc.). – 1. tr. a. Condurre a fine, a termine, a compimento: f. un lavoro, un articolo, un disegno; f. [...] di finirla!; la finisci o no?; quando la finirai (o la finisci)?; la farò f. io!, frase di minaccia generica. f. Nel linguaggio del tennis, f. il colpo, eseguire il punto vincente, dopo essere riusciti a spiazzare l’avversario. 2. tr., ant. Finire ...
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passo2
passo2 s. m. [lat. passus -us, der. di pandĕre «aprire, stendere», part. pass. passus; in origine, quindi, «apertura delle gambe nel camminare; spazio compreso in questa apertura», da cui «passo» [...] p. presso il ministero per far sospendere il trasferimento; farò i miei p. presso l’autorità giudiziaria; ho già di una vite o p. di filettatura, distanza tra due punti consecutivi del filetto situati sulla stessa generatrice; p. di una ruota dentata ...
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temere
temére v. tr. e intr. [lat. timēre] (io témo, ecc.). – 1. tr. a. Aspettarsi, con timore, che avvenga, o sia avvenuta, cosa considerata un danno, un pericolo, o comunque un fatto spiacevole: temo [...] asseverazione o di minaccia: ti aiuterò io, non temere; ve la farò pagare cara, non temete; non temere, che il mio lo stava come quei che ’n sé repreme La puntadel disio, e non s’attenta Di domandar, sì del troppo si teme (Dante), teme di riuscire ...
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dire
(ant. dìcere) v. tr. [lat. dīcĕre] (pres. dico, dici [ant. o pop. di’], dice, diciamo, dite, dìcono; imperf. dicévo, ecc.; pass. rem. dissi, dicésti, ecc.; fut. dirò, ecc.; condiz. dirèi, ecc.; [...] qualche cosa da d. su quello che sarà (Manzoni). Suggerire, consigliare: farò come tu dici; scrivi ciò che l’animo ti dice. Invitare a che finivano in punta, e che, nell’intenzione dell’artista, e agli occhi degli abitanti del vicinato, volevan dir ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la [...] in quanto dipendono dalla longitudine delpunto di osservazione; per uniformare il valore del tempo in una stessa regione proprio in t., a t. (anche nella forma del superl.: sei arrivato in tempissimo); farò in t. a prendere il treno?; facciamo in t ...
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È la parte più sottile della sporgenza nord-orientale della Sicilia. Si protende verso E. a guisa di un becco d'uccello, riducendo lo Stretto di Messina da N.; sicché tra essa e la punta calabrese più vicina la distanza è di circa 3 km. Fu nota...
Sicilia Regione a statuto speciale dell’Italia insulare (25.832 km2 con 4.875.290 ab. nel 2020, ripartiti in 390 Comuni; densità 189 ab./km2), costituita dall’isola omonima, la più estesa del Mediterraneo, e da numerose isole minori (Eolie,...