psicologopsicòlogo s. m. (f. -a) [der. di psicologia] (pl. m. -gi, pop. -ghi). – 1. Studioso di psicologia; chi esercita la psicologia come professione in determinati settori o ambienti: albo degli [...] p.; p. del lavoro, p. scolastico. 2. Per estens., chi conosce bene l’animo umano ed è in grado di valutare il carattere di una persona, comprenderne gli stati d’animo e prevederne i comportamenti: oltre ...
Leggi Tutto
archètipo s. m. [dal lat. archety̆pum, gr. ἀρχέτυπον, comp. di ἀρχε- (v. archi-) e τύπος «modello»]. – 1. Primo esemplare, modello: l’Iliade può essere considerata l’a. dei poemi epici o eroici. 2. In [...] , l’essenza sostanziale delle cose sensibili. Anche come agg.: idee archetipe. 3. Nel pensiero dello psichiatra e psicologo svizz. C. G. Jung (1875-1961), immagine primordiale contenuta nell’inconscio collettivo, la quale riunisce le esperienze ...
Leggi Tutto
disforia di genere loc. s.le f. Condizione di intensa e persistente sofferenza causata dal sentire la propria identità di genere diversa dal proprio sesso anatomico. ♦ «Come ha appena detto la compagna [...] durato due ore. Poi c'è stata la convalescenza e ora la «nuova» ragazza, che da tempo era in trattamento ormonale e psicologico, «è molto felice», sostiene il chirurgo. (Unità, 13 gennaio 2010, p. 29) • Bloccare la pubertà nei casi in cui ai bambini ...
Leggi Tutto
pre-bunking (prebunking) s. m. inv. La pratica e le tecniche di contrasto preventivo della disinformazione, con riferimento sia ai mezzi di informazione tradizionale sia, in particolar modo, ai social [...] sulle pseudoscienze)]. «Ormai lo suggeriscono diversi studi». Il più recente risale ad aprile, lo ha pubblicato su PlosOne lo psicologo irlandese Cian O’Mahony e mostra come un buon vaccino contro la credulità sia un corso di tre mesi che mette ...
Leggi Tutto
legame
(ant. ligame) s. m. [dal lat. ligamen, der. di ligare «legare»]. – 1. In senso concr., non com., qualsiasi cosa con cui si lega o che tiene legato: sciogliersi, liberare dai legami. In meccanica, [...] , polare, dativo, v. alle singole voci; per l’energia di l., v. energia. 4. In psicologia, teoria del doppio l., teoria elaborata dallo psicologo statunitense G. Bateson (1904-1980) per spiegare patologie del comportamento in un soggetto che abbia ...
Leggi Tutto
es
(o Es) 〈ès〉 pron. neutro sostantivato, ted. (propr. «ciò, esso»), usato in ital. come s. m. (e per lo più con iniziale maiuscola). – Nella teoria psicanalitica freudiana, termine – mutuato dall’opera [...] dello psicologo ted. G. Groddeck (1866-1934), che l’aveva a sua volta ripreso da Nietzsche per indicare la forza impersonale che «ci vive» ossia «vive noi» (per cui, per esempio, non si dovrebbe dire «io ho sognato» ma piuttosto «qualcosa [Es] ha ...
Leggi Tutto
killer seriale
loc. s.le m. e f. Pluriomicida che agisce sempre con le stesse modalità, compiendo crimini spinto da pulsioni psicopatologiche. ◆ definirli killer seriali non aiuta; le Br sono la deriva [...] . «Così è possibile individuare killer seriali e vedere se ci possono essere collegamenti fra i casi – spiega lo psicologo [Vincenzo Ciccone] –. Nel forum intervengono persone dal livello culturale molto elevato. Sono pochi quelli che propongono tesi ...
Leggi Tutto
naufragio
naufràgio s. m. [dal lat. naufragium, comp. di navis «nave» e tema di frangĕre «rompere»]. – 1. Sommersione o perdita totale di una nave per grave avaria del suo scafo, dovuta all’azione degli [...] linguaggio filos., termine con cui talora si rende in italiano il ted. Scheitern (tradotto anche con scacco), con cui lo psicologo e filosofo ted. K. Jaspers (1883-1969) esprime l’esperienza dell’impossibilità per l’uomo di superare le «situazioni ...
Leggi Tutto
gruppo
s. m. [dal germ. kruppa]. – 1. Insieme di più cose o persone, distinte l’una dall’altra, ma riunite insieme in modo da formare un tutto: un g. di case, di persone; un g. di stelle; un g. d’aziende; [...] (può coincidere o no con il g. di appartenenza); dinamica di gruppo, espressione introdotta (ingl. group dynamics) dallo psicologo K. Lewin per indicare lo studio, basato su concetti che si ispirano alla fisica (forza, equilibrio, ecc.), dei ...
Leggi Tutto
junghiano
agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce allo psichiatra e psicanalista svizzero Carl Gustav Jung 〈iùṅ〉 (1875-1961), fondatore di una teoria e di una tipologia della psiche (psicologia analitica) [...] collegata: la teoria j. della personalità; uno psicanalista di scuola junghiana. Come sost., seguace, fautore, continuatore o studioso del metodo e delle teorie di Jung; correntemente, psicologo analista che segue i principi della terapia junghiana. ...
Leggi Tutto
Filosofo, sociologo e psicologo polacco (n. presso Kiev 1868 - m. Varsavia 1918); prof. di psicologia all'università di Varsavia (dal 1915), vi fondò l'Istituto di psicologia. Sviluppò da un proprio punto di vista le dottrine di Marx e fu un...
Morchio, Bruno. – Scrittore e psicologo italiano (n. Genova 1954). Laureatosi prima in Lettere moderne e poi in Psicologia, lavora come psicologo e psicoterapeuta e ha pubblicato articoli su riveste di letteratura, psicologia e psicanalisi....