straforo
strafóro s. m. [der. di straforare]. – Foro, apertura che si fa traforando, traforo: lavorare di s., lima da s., opera di s., ecc. È raro in senso proprio (per cui v. il più com. traforo); com. [...] un’occhiata di s.; anche, di sfuggita: l’ho potuto vedere, l’ho incontrato di s.; o indirettamente: l’ho saputo così, di s.; nell’uso ant. (con i- prostetica) nell’espressione operare per istraforo, adoperarsi in qualche cosa senza farlo apparire. ...
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inscurire
(o iscurire) v. tr. e intr. [der. di scuro1; la variante iscurire può essere considerata anche una forma di scurire con i- prostetica] (io inscurisco, tu inscurisci, ecc.). – 1. tr. Far diventare [...] scuro, rendere di colore più scuro: i. una tinta; l’azione del tempo ha inscurito la facciata; il sole inscurisce la pelle. 2. intr. (aus. essere) o intr. pron. Farsi scuro o più scuro (allude in genere ...
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oloenzima
oloenżima s. m. [comp. di olo- e enzima] (pl. -i). – In biochimica, enzima attivo, costituito dalla porzione proteica (apoenzima) e da quella prostetica (coenzima). ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano [...] estesi che in italiano: all’it. spada fanno riscontro il fr. épée, lo spagn. e port. espada, in cui la vocale prostetica s’è fissata alla parola indipendentemente dal contesto. 3. a. I lungo: nome dato comunem. alla lettera j, altrimenti detta iod o ...
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eufonico
eufònico agg. [der. di eufonia] (pl. m. -ci). – Dell’eufonia: leggi e., esigenze eufoniche. Più comunem., che dà buon suono, che giova all’eufonia: costruzione e. della frase; incontro e. di [...] , ν eufonico, lo stesso che ν efelcistico (v.). ◆ Avv. eufonicaménte, per eufonia, per esigenze eufoniche: la «i-» prostetica ha spesso la funzione di modificare eufonicamente uno spiacevole incontro di consonanti (così, per es., nelle locuz. per ...
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squatrare
v. tr. – Metatesi ant. di squartare, di cui si hanno esempî nella poesia delle origini; è presente in Dante nella prima delle Rime «petrose» (CIII, 54): Così vedess’io lui fender per mezzo [...] Lo core a la crudele che ’l mio squatra!, e, con i prostetica, nella Commedia, Inf. VI, 18: Graffia li spirti ed iscoia ed isquatra, dove altri codici leggono, meno bene, e disquatra. ...
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schiudere
schiùdere v. tr. [lat. excludĕre «escludere», comp. di ex- e clūdĕre (v. chiudere)] (coniug. come chiudere). – 1. Aprire lievemente o lentamente, aprire in parte, non del tutto: s. la porta, [...] lontano (sign. etimologico conservatosi in ital. nell’allotropo dotto escludere): per ischiudere ogni falsa oppinione da me (Dante; qui la forma prostetica ischiudere è normale dopo la prep. per). ◆ Part. pass. schiuso, anche come agg. (v. la voce). ...
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prosteticoprostètico agg. [dal gr. προσϑετικός, der. di πρόσϑεσις «aggiunta»] (pl. m. -ci). – 1. In linguistica, della prostesi, relativo alla prostesi, che costituisce prostesi (anche, meno com., protetico): [...] molecola di una proteina coniugata non composta da aminoacidi, cioè la parte non proteica della molecola; i gruppi prostetici presenti nelle proteine coniugate possono essere costituiti da un acido nucleico, da carboidrati, da pigmenti organici, da ...
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variante1
variante1 s. f. [part. pres. di variare, sostantivato al femm.]. – 1. Modificazione rispetto a un esemplare o tipo che si considera fondamentale; ciascuna delle diverse forme, dei diversi aspetti [...] sono condizionati dal fonema iniziale della parola seguente: i remi, ma gli scalmi; o ancora scritto che acquista una i prostetica, facoltativa, nella frase mettere in iscritto o per iscritto). b. Forma diversa con cui si tramanda un proverbio, un ...
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stoscio
stòscio s. m. [prob. deverbale di *stosciare «scaricare», che sarebbe il lat. extortiare; v. torciare], ant. – Scarico, salto, caduta a precipizio: allor fu’ io più timido a lo s. (Dante), allora [...] ebbi maggior paura di saltar giù dalle spalle di Gerione (ma diversi manoscritti hanno la lezione scoscio, v.); con i prostetica e senso fig.: non fé maggior istoscio Simon mago Ch’a lui pare aver fatto in brieve e tosto (A. Pucci). ...
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