preromanticopreromàntico agg. e s. m. (f. -a) [comp. di pre- e romantico] (pl. m. -ci). – Del preromanticismo, che è proprio del preromanticismo: epoca p.; gusto p.; tendenze, correnti p.; musica preromantica. [...] Come sost., chi, nella sua opera, riflette il gusto, le tendenze e alcuni aspetti dell’epoca preromantica, o anticipa quelli dell’età romantica: i p. inglesi; il Vico fu filosoficamente un p. per la vigorosa difesa che egli fece della fantasia contro ...
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sepolcrale
(ant. sepulcrale) agg. [dal lat. sepulcralis, der. di sepulcrum «sepolcro»]. – 1. a. Di sepolcro, destinato a un sepolcro: iscrizione s.; monumenti s.; pietra s., la lastra di pietra o di [...] le meditazioni ispirate dalla morte e dalle sepolture hanno una parte prevalente ed essenziale: testimonianza dell’ispirazione preromantica a una poetica più intima di quella classicistica, indulge a una frequente ostentazione dei sentimenti e a ...
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Poeta spagnolo (Ribera del Fresno, Badajor, 1754 - Montpellier 1817). Da Salamanca, dove s'iniziò alla poesia preromantica, passò a Madrid, dove si volse agli studî filosofici. Nelle sue Poesías (1785), accresciute di numero nel 1797 e di nuovo...
Letterato e poeta spagnolo (Villanueva y Geltrú 1808 - Granada 1833); traduttore di Orazio, Alfieri, Byron, scrisse Preludios de mi lira (1833), che, pur nelle forme classiche, denunciano una sensibilità preromantica.