anti-Pontefice
(anti-pontefice), agg. inv. Che si oppone all’influenza esercitata dal Pontefice. ◆ Non c’è incontro che possa suonare come atto distensivo, invece, per gli oppositori del viaggio papale. [...] avuto intenti censori», è legata a doppio filo al centrosinistra e, in qualche caso, al premier [Romano] Prodi. (Tommaso Montesano, Libero, 16 gennaio 2008, p. 4).
Derivato dal s. m. Pontefice con l’aggiunta del prefisso anti-.
V. anche anti-Papa. ...
Leggi Tutto
pontificale
(ant. ponteficale) agg. e s. m. [dal lat. pontificalis, der. di pontĭfex -fĭcis «pontefice»]. – 1. agg. Dei pontefici, o del pontefice massimo, in Roma antica: l’autorità p.; le insegne p.; [...] e sacerdoti che ne hanno la facoltà (oggi è ancora in uso il p. romano, nella forma approvata nel 1596 da Clemente VIII, successivamente ritoccato dai varî pontefici, e ripubblicato in seguito alla riforma promossa dal Concilio Vaticano II). ◆ Avv ...
Leggi Tutto
collegio
collègio s. m. [dal lat. collegium, der. di collega; propr. «insieme di colleghi»]. – 1. Corpo di persone unite dall’esercizio di una medesima professione o dall’essere investite di una stessa [...] Chiesa cattolica, che vi appartengono in virtù dell’ordinazione episcopale e mediante il vincolo di comunione gerarchica con il romanopontefice e fra di loro, per cui la potestà suprema ch’essi hanno sulla Chiesa universale può essere esercitata ...
Leggi Tutto
maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli [...] quello di ricevere i capi di stato in visita al pontefice; M. del Sacro Palazzo, prelato della famiglia pontificia, affacciavano alle strade m. prive di un qualsiasi ornamento di verde (Romano Bilenchi); entrata m. o porta m., la principale di un ...
Leggi Tutto
annali
s. m. pl. [dal lat. annales, der. di annus «anno»]. – 1. Narrazione storica di avvenimenti politici o comunque importanti, divisa per anni: a. romani, francescani, carolingi. In partic., a. massimi, [...] desunte dagli archivî del pontefice massimo, pubblicata, in 80 libri, probabilmente dal pontefice Publio Muzio Scevola Augusti che narrava, con disegno annalistico, le vicende dell’impero romano dagli ultimi anni di Augusto alla morte di Nerone. 2. ...
Leggi Tutto
papa1
papa1 s. m. [lat. papa, dal gr. πάπας (o πάππας) «padre»] (pl. -i). – 1. a. Titolo (più com. e meno solenne di pontefice) con cui si designa il vescovo di Roma, capo della Chiesa cattolica; in [...] partic., con riferimento all’ufficio, alla dignità del sommo pontefice: essere fatto, eletto, creato p.; l’infallibilità del p.; porta la figura di un papa, contrassegnata con il numero romano V. 6. Nel codice alfabetico internazionale, è la parola ...
Leggi Tutto
curia
cùria s. f. [dal lat. curia, di etimo incerto]. – 1. La più antica ripartizione politica e religiosa del popolo romano, attribuita a Romolo, il quale avrebbe diviso i cittadini in tre tribù (Tizî, [...] curiati. 2. Negli ultimi secoli dell’impero romano, nome del consiglio municipale (prima chiamato ordo decurionum Stato, Congregazioni, Consigli, Tribunali e Uffici) di cui il pontefice si vale in via ordinaria per trattare gli affari che riguardano ...
Leggi Tutto
piede
piède s. m. [lat. pes pĕdis, voce di origine indoeuropea]. – 1. a. Nell’anatomia dei vertebrati, l’ultimo segmento dell’arto posteriore dei tetrapodi (detto più propriam., in anatomia comparata, [...] (v. lavanda1); bacio del p., atto di venerazione che si rende al Sommo Pontefice (usato già, per influssi orientali, nella corte del tardo Impero romano). Con partic. specificazioni, indica, nel linguaggio medico, deformazioni tipiche: piede d’atleta ...
Leggi Tutto
vacante
agg. [dal lat. vacans -antis, part. pres. di vacare «essere libero»]. – 1. Di ufficio, carica, dignità privi temporaneamente del titolare, e quindi liberi, disponibili: attualmente il posto di [...] splendore italico [cioè Dante] nella nostra città, vacante il romano imperio per la morte di Federigo (Boccaccio); nelle diocesi, periodo che intercorre tra la morte o rinuncia di un pontefice e l’elezione del successore; beneficio v., un beneficio ...
Leggi Tutto
legato2
legato2 s. m. [dal lat. legatus, der. di legare2]. – Con sign. generico, e con riferimento soprattutto all’antichità e al periodo rinascimentale, più raram. a tempi moderni, funzionario inviato, [...] oppure ambasciatore, agente diplomatico e simili. Nel mondo romano, con maggiore varietà di accezioni, era detto legatus sia latere sono chiamati i cardinali delegati a rappresentare il pontefice in un congresso eucaristico o in cerimonie religiose o ...
Leggi Tutto
Successore (m. Roma 824) di Stefano IV, divenne pontefice romano nell'817. Ottenne da Ludovico il Pio un diploma di conferma delle concessioni e dei privilegi già elargiti dai predecessori (Pactum Ludovicianum) ma, venuto in Italia Lotario e...
Con riferimento al pontefice romano come sovrano temporale, lo Stato della Chiesa, governato dal papa fino al 1870.
L’origine
Lo Stato P. nacque da una base costituita dalla sovrapposizione del Patrimonio di S. Pietro (➔) sul ducatus bizantino....