naifnaïf ‹naìf› agg. e s. m. e f., fr. [lat. natīvus «nativo»] (pl. naïfs; f. naïve, pl. naïves; ma in ital. è per lo più usato come invar., e scritto spesso senza dieresi). – Ingenuo, schietto, primitivo, [...] con semplicità e candore aspetti comuni della vita quotidiana che si trasforma in una visione poetica e magica della realtà: pittori n.; stile naïf. Sia con riferimento all’arte sia riferito agli artisti, è frequente l’uso come s. m.: avere una ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello [...] storia dell’arte, i primitivi, denominazione di quegli artisti (pittori e scultori) che precedettero la piena fioritura del Rinascimento; il ristretti, oppure è applicato all’arte e agli artisti naïf. ◆ Avv. primitivaménte, non com., inizialmente, in ...
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naïf, arte Forma d’arte che non ha un legame immediato con il mondo culturale, sia esso accademico o d’avanguardia, e non s’inserisce neppure in una tradizione di tipo artigianale, distinguendosi anche dal dilettantismo e dalla pittura dei...
Poeta italiano (Genova 1897 - Roma 1972). Le sue liriche (Nuvole su greto, 1933; La tomba verde, 1939; Fuoco bianco, 1950; Canto a due voci, 1954; Consolazioni, 1955; Stagioni a Roma, 1959; Acquivento, 1962; La tomba verde e Avventure, 1966,...