ostetricoostètrico agg. e s. m. [tratto dal lat. obstĕtrix, obstetricius (v. ostetrica, ostetricia), sull’analogia degli agg. in -ico] (pl. m. -ci). – 1. agg. Relativo all’ostetricia: clinica o.; assistenza [...] o.; pacco o., cestello contenente tutto il materiale di medicazione, opportunamente sterilizzato, occorrente per l’assistenza igienico-sanitaria del parto; lesioni o. del neonato, le lesioni del feto connesse ...
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ostetricaostètrica s. f. [rifacimento, sull’agg. ostetrico, del lat. obstĕtrix -īcis «levatrice» (da cui la forma ital. ant. ostetrìce), der. di obstare «stare davanti», quindi propr. «colei che assiste [...] diplomata che si occupava dell’assistenza alla gravidanza, al parto, al puerperio e al neonato (sinon. di levatrice; era professione inibita agli uomini). Attualmente, professionista con diploma di laurea in ostetricia (anche ostetrico s. m.). ...
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clinica
clìnica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. clinico; cfr. lat. clinĭce, gr. κλινική (τέχνη)]. – 1. Propr., in origine, l’arte di curare il malato a letto; quindi, nell’accezione com., la parte [...] c. neurologica e psichiatrica) e c. chirurgica (con le specializzazioni: c. oculistica, c. otorinolaringoiatrica, c. ostetrico-ginecologica); altre specialità: c. tisiologica, c. delle malattie tropicali, c. ortopedica e traumatologica, c. urologica ...
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villocentesi
villocènteṡi (alla lat. villocentèṡi) s. f. [comp. di villo e -centesi]. – In diagnostica ostetrico-ginecologica, il prelievo di frammenti di villi coriali, eseguito per lo più intorno alla [...] decima settimana di gravidanza con l’intento di individuare in fase precoce eventuali anomalie genetiche a carico del prodotto del concepimento ...
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nulliparita
nulliparità s. f. [der. di nullipara]. – La condizione della donna che non ha mai partorito, soprattutto in quanto sia presa in considerazione dal punto di vista ostetrico o medico-legale. [...] Meno usato con riferimento generico a femmina d’animale nullipara ...
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forcipe
fòrcipe s. m. [dal lat. forceps -cĭpis «tenaglia»]. – 1. Strumento ostetrico foggiato a pinza, composto di due branche separabili, robuste, fenestrate e articolate a cerniera, usato, quando casi [...] particolari ne richiedono l’impiego, per afferrare il feto nel canale del parto e agevolarne l’estrazione. 2. Negli insetti dermatteri e dipluri, caratteristica struttura cornea a forma di pinza situata ...
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alite
àlite s. m. [lat. scient. Alytes, dal gr. ἄλυτος «indissolubile»]. – Genere di anfibî anuri della famiglia discoglossidi, esclusivo dell’Europa centro-occidentale, della Penisola iberica e delle [...] Baleari, con tre specie, di cui la più nota è l’a. o rospo ostetrico (lat. scient. Alytes obstetricans), così denominato per il singolare costume del maschio il quale, al momento della riproduzione, si carica delle catene di uova emesse dalla femmina ...
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rospo
ròspo s. m. [etimo incerto]. – 1. a. Nome di varî anfibî anuri, per lo più appartenenti al genere Bufo, caratterizzati da un corpo appiattito e tozzo, con pelle ricca di ghiandole (sporgenti a [...] Guiana, e il r. del Suridan, altro nome della rana dorsigera, anfibio anuro del genere Pipa. Per il rospo, o àlite, ostetrico, v. alite. b. estens. Pesce r., o assol. rospo, nome region. di due pesci del genere lofio (Lophius piscatorius e Lophius ...
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isterometro
isteròmetro s. m. [comp. di istero-2 e -metro]. – Strumento ostetrico, costituito da una sottile asta metallica, modicamente flessibile, lunga circa 30 cm, terminante con una espansione olivare, [...] usato per misurare la lunghezza della cavità uterina, dall’orificio uterino esterno al fondo ...
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distocia
distocìa s. f. [dal gr. δυστοκία, comp. di δυσ- «dis-2» e τόκος «parto»]. – Nel linguaggio medico, parto difficile, dovuto a qualsiasi alterazione materna o fetale che ne ostacoli il normale [...] espletamento, e che richiede pertanto l’intervento ostetrico, manuale o strumentale. ...
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Chirurgo ostetrico (Castiglione delle Stiviere 1704 - Milano 1798), prof. di chirurgia all'università di Pisa, poi insegnante di chirurgia e chirurgo primario all'Ospedale maggiore di Milano.
Strumento ostetrico, usato per afferrare il feto nelle vie genitali materne e agevolarne l’estrazione (v. fig.). L’uso del f. si è notevolmente ridotto in seguito alla possibilità di eseguire il parto cesareo.