ostico
òstico agg. [dal lat. hostĭcus «ostile, nemico», der. di hostis «nemico»] (pl. m. -ci), letter. – Spiacevole, ripugnante al gusto: bevanda di sapore ostico. Più spesso in senso fig., di cosa che [...] quanto non congeniale, difficile a sopportarsi e sim.: un lavoro o.; è un incarico o. più che gravoso; la matematica è una materia o. per me; È lastricata d’ostriche Ogni strada di Ostenda: La passeggiata è o. Ma la strage fu orrenda (Toti Scialoja). ...
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candeliere
candelière (ant. e tosc. candellière) s. m. [der. di candela]. – 1. Utensile per sostenere una candela, consistente, nei tipi più moderni e pratici, in un semplice sostegno fissato su un piede [...] . b. Paletto di sostegno delle ringhiere girate attorno ai ponti. 3. C. portatile, apparecchio bellico inventato durante l’assedio di Ostenda (1601-09), costituito da un telaio di legno formante una specie di trincea mobile che serviva a mascherare i ...
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(fr. Ostende; fiammingo Oostende) Città del Belgio (69.175 ab. nel 2008), nella prov. della Fiandra occidentale, posta a circa 110 km da Bruxelles, sulla costa del Mare del Nord, in un’insenatura naturale che ha favorito lo sviluppo di un notevole...
Pittore (Ostenda 1881 - Bruxelles 1946). Dopo una prima formazione da autodidatta, frequentò l'accademia di Bruges; nel 1904 visse a Parigi, dove tornò ripetutamente. Amico di M. Maeterlinck (per il quale illustrò Les serres chaudes) e di É....