haredim
s. m. pl. Gli ebrei ortodossi fondamentalisti e tradizionalisti. ◆ Nel mondo degli haredim, gli ebrei ortodossi, la famiglia è il centro della santità, i figli sono un culto. (Moni Ovadia, Corriere [...] della sera, 1° febbraio 1999, p. 13, Esteri) • Niente da fare per i no global rabbinici, a Gerusalemme. Il giudice Yitzhak Milnov ha dato ragione a McDonald’s, che aveva aperto un ristorante non kosher ...
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suprematismo s. m. Ideologia che si fonda sulla presunta superiorità di un gruppo umano sull’altro o di una religione sull’altra. ◆ «Le nuove violenze all'insegna della croce uncinata cambiano significato [...] , Stampa, 14 agosto 1999, p. 9, Estero) • Un altro è l’espediente di seguire le frange di un movimento (combattenti ortodossi o sognatori) in modo che comunque si abbia una impressione di fanatismo alla disperata, gente decisa a tutto e orientata al ...
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combinaguai
s. m. e f. inv. (scherz.) Chi provoca danni e fastidi, chi ne fa di tutti i colori. ◆ Di fatto, [Claudio] Petruccioli sciolse la Fgci: il che non gli fu mai perdonato da molti ortodossi. [...] La sua fama di combinaguai nacque nel Pci proprio in quel periodo, e sembrò confermarsi quando, divenuto segretario del Pci aquilano, si ritrovò con la federazione bruciata per aver sostenuto la scelta ...
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melchita
s. m. [dall’arabo malakī (traduz. del gr. βασιλικός) «imperiale», nome dato nella seconda metà del sec. 5° dai monofisiti d’Egitto agli ortodossi] (pl. -i). – Termine che designa i cattolici [...] di rito bizantino, ma di lingua araba, dei patriarcati di Antiochia, Gerusalemme e Alessandria, i quali, cattolici in origine, si staccarono dalla Chiesa romana dopo lo scisma (1054) di Michele Cerulario, ...
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prete
prète s. m. [lat. tardo presby̆ter (nel lat. parlato anche preby̆ter), che è dal gr. πρεσβύτερος, propr. «più anziano»: cfr. presbitero]. – 1. Il ministro del culto cattolico: farsi p.; aveva quindi, [...] avuto un riconoscimento ufficiale da parte dell’autorità ecclesiastica). 2. Ministro di altri culti e di altre religioni: i p. ortodossi, un p. protestante, buddista. Per analogia, il termine è usato in etnologia con riferimento a personaggi che, in ...
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sbandare1
sbandare1 v. intr. [der. di banda1, col pref. s- (nel sign. 5)] (aus. avere o essere). – 1. In marina e in aeronautica, subire uno sbandamento per opera del vento, delle onde, per manovra non [...] ha sbandato; quest’auto tende a s. a sinistra. 3. fig. Deviare, inclinare verso teorie, prassi o comportamenti ritenuti non ortodossi, o comunque tali da meritare critica o biasimo: un individualismo che sta sbandando verso l’anarchia; temo che quel ...
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molocani
s. m. pl. [dal russo molokane, der. di moloko «latte»]. – Setta religiosa cristiana sorta in Russia nella seconda metà del sec. 16°, all’epoca di Ivan il Terribile, diffusa nel Caucaso e nella [...] il sacrificio eucaristico né il culto dei santi, e traeva l’unica fonte di dottrina dall’interpretazione della Bibbia (il nome deriva dall’uso che gli appartenenti facevano del latte come bevanda, dal quale invece gli ortodossi si astenevano). ...
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fratello
fratèllo s. m. [lat. *fratĕllus, dim. di frater] (pl. poet. fratègli e fratèi). – 1. Ciascuno dei figli nati dagli stessi genitori, nel reciproco rapporto dell’uno con gli altri; nel sing., [...] f. separati è talora usata dai cattolici per riferirsi ai cristiani di confessioni diverse dalla cattolica (protestanti, greco-ortodossi, ecc.). Per esprimere lo stesso sentimento, oltre a quello del vincolo di carità cristiana che direttamente ne ...
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granderusso
agg. Proprio della Grande Russia. ◆ Il controllo della base aerea di Khanabad permette loro [agli Usa] di presidiare un’area strategicamente decisiva sia dal punto di vista militare sia per [...] polacco, pericoloso distruttore dell’impero comunista che era anche impero granderusso, sostenitore dei croati contro i serbi ortodossi, non poteva che ridestare l’atavica antipatia della Chiesa nazionale russa per i cattolici d’origine slava ...
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etnarca
s. m. [dal gr. ἐϑνάρχης, comp. di ἔϑνος «popolo» e -άρχης: v. -arca] (pl. -chi). – 1. In età ellenistico-romana, capo di un popolo orientale, di rango inferiore a quello di re e superiore a quello [...] di tetrarca. 2. Presso i cristiani ortodossi soggetti a dominazione straniera (Turchi, Inglesi a Cipro, ecc.), il patriarca o metropolita cui erano riconosciute anche funzioni di capo civile della popolazione ortodossa. ...
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Greco-ortodossi
EEnrico Morini
Piissimi e ortodossi, anziché empi ed eretici ‒ come ormai li percepiva l'Occidente latino dopo il definitivo consumarsi dello scisma tra Roma e Costantinopoli e il traumatico affermarsi della francocrazia in...
Presso gli Ortodossi, denominazione della raccolta di decisioni (patriarcali, diocesane o parrocchiali) relative a varie questioni spirituali o materiali.