laplaciano
agg. – Che si riferisce all’astronomo e matematico fr. P.-S. de Laplace ‹laplàs› (1749-1827). Ipotesi cosmogonica l. (o di Laplace), ipotesi per la quale si suppone che il Sole fosse originariamente [...] , prevederne gli stati futuri e inferirne quelli passati. Come s. m., in matematica e in fisica matematica, laplaciano (o operatore di Laplace o parametro differenziale secondo), operatore indicato con il simbolo ∆2 (detto nabla quadro, v. nabla) o ...
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sìmbolo s. m. [dal lat. symbŏlus e symbŏlum, gr. σύμβολον «accostamento», «segno di riconoscimento», «simbolo», der. di συμβάλλω «mettere insieme, far coincidere» (comp. di σύν «insieme» e βάλλω «gettare»)]. [...] di lettere, assunti per convenzione in varie discipline a indicare determinati elementi, enti, grandezze, strumenti, operazioni e sim.: π è il s. matematico che indica il rapporto fra la lunghezza di una circonferenza e la lunghezza del diametro. In ...
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proiezione
proiezióne s. f. [dal lat. proiectio -onis, der. di proicĕre «gettare avanti», part. pass. proiectus]. – 1. a. L’atto di proiettare, di lanciare nello spazio un corpo pesante: parmi dunque [...] la costruzione geometrica indicata o la figura che si ottiene con un’operazione di proiezione e una di sezione. P. centrale, quella in cui . ortogonali, o di Monge 〈mõˇ∫〉 (dal nome del matematico francese G. Monge, 1746-1818), metodo nel quale i ...
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Karhunen
Karhunen [ELT] Trasformata di K.-Loeve: operatore matematico usato nell'analisi dei segnali e in partic. di immagini bidimensionali; consente la rappresentazione delle immagini in termini di una matrice di immagini-base in cui l'informazione...
Perceptron
Gérard Dreyfus
Léon Personnaz
Gérard Toulouse
Le prime idee sui neuroni formali (con uscite binarie o continue) sono emerse come astrazioni nel corso degli studi sulle modalità di funzionamento del sistema nervoso, in particolare...