viva!
interiez. [propr. «che egli viva», 3a pers. sing. del pres. cong. di vivere]. – Esclamazione di approvazione, di augurio, di applauso, di esultanza; è per lo più seguita dal nome della persona [...] Verdi, si diceva e si scriveva sui muri nel 1859, intendendosi Verdi come una sigla di Vittorio Emanuele re d’Italia; Viva il vino spumeggiante! (dal brindisi dell’opera Cavalleria rusticana di P. Mascagni); v. le donne!, v. l’allegria; in tono iron ...
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operaòpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo [...] dell’O.; l’inaugurazione della stagione dell’O.; l’orchestra stabile dell’O.; il corpo di ballo dell’Opera. d. Nella costruzione navale, o. viva e o. morta, le parti dello scafo situate rispettivamente sotto e sopra il galleggiamento. e. Nei tessuti ...
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vivo
agg. e s. m. [lat. vīvus, corradicale di vīvĕre «vivere»]. – 1. agg. Che vive, dotato di vita, che ha le funzioni caratteristiche della vita proprie degli organismi viventi sia animali e umani sia [...] reso più v. le fiamme (cfr. ravvivare); Vestita di color di fiamma viva (Dante); che è a contatto diretto: cuocere alla o sulla v. fiamma un bene o servizio, senza tener conto dell’opera e dei capitali proprî impiegati nella produzione stessa e ...
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memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati [...] sovra ’l suo grembo (Petrarca); la m. di quei momenti è ancora viva in me; la m. della sua colpa non l’abbandona mai, lo illimitata, mediante il continuo trasferimento dei dati su cui si opera tra le memorie periferiche e la memoria centrale. c. Dalla ...
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virtu
virtù (ant. virtude o virtute, e anche vertù, vertude o vertute) s. f. [lat. virtus-ūtis «forza, coraggio», der. di vir «uomo»; il sign. moderno è dovuto principalmente al lat. cristiano]. – 1. [...] .; E come fu creata, fu repleta Sì la sua mente di viva vertute Che, nella madre, lei fece profeta (Dante); con quel cor accende L’amor che ’l volge e la virtù ch’ei piove (Dante). b. L’opera, il volere di Dio: la v. divina; la v. prima, Dio: l’anima ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione [...] un lucernario; occhi sensibili alla l., che non sopportano la l. troppo viva; non vedere più la l., di persona cieca, di chi è in rilievo la forma, i pregi, e sim.; in partic., di un’opera d’arte, e spec. d’un quadro, essere, trovarsi, esser messo ...
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sentire
v. tr. [lat. sĕntire] (io sènto, ecc.). – In senso ampio, avvertire un qualsiasi stato di coscienza indotto in noi dal mondo esterno attraverso i sensi o un qualsiasi stato affettivo insorgente [...] alle orecchie, o che comunque si apprende, anche non dalla viva voce (e quindi senza un preciso o diretto riferimento all’atto assistendo: sentir messa; s. un concerto; andare a s. un’opera, una commedia, ecc. Con sign. e costrutto diverso: s. la ...
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immagine
immàgine (letter. imàgine) s. f. [dal lat. imago -gĭnis]. – 1. a. Forma esteriore degli oggetti corporei, in quanto viene percepita attraverso il senso della vista, o si riflette – come realmente [...] l’attenzione in discoteche, locali e sim. 2. a. Rappresentazione alla mente di cosa vera o immaginaria, per opera della memoria o della fantasia: serbare viva nel cuore l’i. della persona amata; conservare un’i. confusa, scolorita di un luogo; la sua ...
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meraviglia
meravìglia (tosc. o letter. maravìglia) s. f. [lat. mīrabĭlia, propr. «cose meravigliose» (pl. neutro dell’agg. mīrabĭlis «mirabile, meraviglioso»), con alterazione della quantità e del timbro [...] ). In partic., le sette m. del mondo, le sette opere di architettura e di scultura che gli antichi consideravano come i procede a m.; pare che l’esame sia andato a m.; esprime viva soddisfazione, e si usa perciò anche assol.: «Sono riuscito ad avere ...
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forza
fòrza s. f. [lat. tardo fŏrtia, der. di fortis «forte1»]. – 1. In generale, la qualità o la condizione d’esser forte, e insieme anche la causa che dà la possibilità d’esser forte. Con riferimento [...] entrare a f., con sforzo, spingendo forte (e più efficacemente, a viva f.); battere, scagliare con f.; schiaffo dato con f.; si gettò che mirano a un fine comune, operano senza accordo non ricavando profitto dall’opera loro. c. In senso concr., per ...
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Costruzione di una certa grandezza e capacità (stazza lorda superiore a 50 t; per stazze inferiori si parla di imbarcazione), adibita al trasporto per acqua di persone, merci, o anche ad azioni belliche. In senso stretto e più comune, sono n....
Specchio d’acqua, per lo più marina, adiacente alla costa, più o meno ampio e protetto, dove le navi possono accedere e sostare con sicurezza, sia per trovarvi ricovero durante le tempeste e subire le riparazioni di cui possono aver bisogno,...