posizione
poṡizióne s. f. [dal lat. positio -onis, der. di ponĕre «porre», part. pass. posĭtus]. – 1. a. Il luogo, o il punto di un luogo in cui una cosa è posta o si trova, considerato e determinato [...] di p., il fenomeno per cui alcuni geni manifestano diversità di azione quando, a causa di mutazionicromosomiche, vengono a trovarsi in regioni cromosomiche diverse da quella d’origine (per es., geni di regioni eucromatiche trasferiti in contatto con ...
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retinoblastoma
retinoblastòma s. m. [comp. di rètina e blastoma] (pl. -i). – In clinica oculistica, tumore primitivo della rètina, geneticamente determinato da mutazionicromosomiche, spesso ereditario; [...] ha tendenza a invadere l’orbita e a dare metastasi, e solo raramente regredisce spontaneamente ...
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mutagenesi
mutagèneṡi s. f. [comp. di muta(zione) e -genesi]. – In genetica, processo fisico-chimico in grado di indurre mutazioni geniche o cromosomiche. ...
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urto
s. m. [der. di urtare]. – 1. a. Il fatto di urtare; colpo battuto, per lo più accidentalmente, contro qualcuno o qualcosa: si scontrò con un altro che correva, e l’u. lo fece cadere a terra; passando, [...] per spiegare gli effetti delle radiazioni nell’interazione con materiali biologici: questi effetti (letalità, mutazioni, rotture cromosomiche, ecc.) sarebbero da riportare principalmente all’azione diretta (interazione di fotoni o elettroni mediante ...
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Biologo (New York 1890 - Bloomington, Indi ana, 1967); prof. all'univ. dell'Indiana (Bloom ington). Allievo di E. B. Wilson e collaboratore di Th. H. Morgan nelle ricerche sulla drosofila sino dal 1910. Le sue ricerche sulla teoria dello scambio...
Biologia
E. biologica
Il processo di cambiamento adattivo per il quale tutte le specie viventi – e solo queste – mutano di generazione in generazione per adattarsi all’ambiente in continua trasformazione.
Teorie dell’evoluzione
L’idea che le...