piede
piède s. m. [lat. pes pĕdis, voce di origine indoeuropea]. – 1. a. Nell’anatomia dei vertebrati, l’ultimo segmento dell’arto posteriore dei tetrapodi (detto più propriam., in anatomia comparata, [...] , adorata da tutti); ai p. del monte, del colle, e sim.; anche a piè (o appiè) del monte, del colle, e sim. (v. piè nell’attrezzatura navale, nodo speciale che si fa all’estremità di un cavo vegetale. b. P. di colombo, nome di un vitigno della ...
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cavita
cavità s. f. [dal lat. tardo cavĭtas -atis, der. di cavus «cavo1»]. – 1. L’essere cavo, incavato. 2. Più comunem., parte incavata, spazio vuoto: le c. del monte; s’eran formate nel legno tante [...] entro il quale possono essere eccitate onde elettromagnetiche stazionarie. In fisica, sinon. di lacuna. 3. In anatomia, qualsiasi spazio cavo nel corpo o nell’interno di uno dei suoi organi (c. orale, uterina, vescicale, ecc.). 4. In geologia, vuoto ...
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via2
via2 s. f. [lat. via, affine a vehĕre «trasportare»]. – 1. a. Spazio di uso pubblico, di larghezza più o meno limitata e di varia estensione in lunghezza, attraverso il quale si svolgono il transito [...] : c’è la via dei muli, per arrivare in cima al monte, molto più breve ma pericolosa. In partic.: la via della seta e una via Cassino; nel linguaggio marin., la direzione che assume un cavo o una catena quando viene in forza: la catena fa via di poppa ...
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corpo
còrpo s. m. [lat. cŏrpus «corpo, complesso, organismo»]. – 1. a. Termine generico con cui si indica qualsiasi porzione limitata di materia. Più propriam., in fisica, insieme discontinuo di elementi [...] sul fondo, ha l’altra estremità collegata, mediante un cavo, a un gavitello oppure a una bitta a terra; le . c. Anticam., il capitale di una compagnia, il fondo di un monte di debito pubblico o di pietà, l’ammontare complessivo di un provento. ...
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via
1. MAPPA Una VIA è uno spazio pubblico, di larghezza limitata e di lunghezza molto variabile, destinato al passaggio di persone e di veicoli (vie urbane, di campagna; v. comunale, pro-vinciale, [...] non tracciato dall’uomo (c’è la v. dei muli per arrivare sul monte), 3. oppure il percorso che si può fare dove non ci sia un via anche il mezzo utilizzato per lo spostamento (collegamenti v. cavo; trasmissioni v. satellite). 6. In senso figurato, il ...
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parete
paréte s. f. (ant. m.) [lat. volg. pares -ètis, per il class. paries -iĕtis]. – 1. a. Nelle costruzioni, elemento verticale, piano o curvo, di un edificio, con prevalente funzione di separare [...] p. di una grotta; le p. di una strada incassata nel monte (per un uso più specifico del termine in alpinismo, v. oltre Purgatorio. 2. estens. a. La materia che limita un oggetto cavo, e che in genere lo costituisce, considerata nel suo spessore o ...
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impegnare
v. tr. [der. di pegno] (io impégno, ... noi impegniamo, voi impegnate, e nel cong. impegniamo, impegniate). – 1. Dare un oggetto in pegno, a garanzia cioè del debito che si contrae ottenendo [...] un prestito (s’intende, per lo più, al Monte di pietà): i. un anello, un orologio, un braccialetto; ha impegnato tutti i suoi marina, sinon. di impigliarsi, con riferimento sia a un cavo sia all’àncora quando esiste un ostacolo che impedisce loro ...
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lacca1
lacca1 s. f. [dal germ. lahhā], ant. – Luogo cavo e scosceso, ripiano scavato nel monte, valletta. Dante chiama una volta quarta lacca (Inf. VII, 16) il 4° cerchio dell’Inferno (Così scendemmo [...] ne la quarta lacca), e altrove (Purg. VII, 71) dà il nome di lacca alla valletta dei principi negligenti nell’Antipurgatorio (un sentiero sghembo, Che ne condusse in fianco de la lacca) ...
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forma
fórma s. f. [lat. fōrma]. – 1. a. L’aspetto esteriore con cui si configura ogni oggetto corporeo o fantastico, o una sua rappresentazione: f. circolare, quadrata, ovale, sferica, regolare, irregolare; [...] f. di una bottiglia, di un mobile, di una piazza, di un monte; la f. degli occhi, del naso, della mano, dei fianchi; descrivere, a qualche cosa, e che può essere costituito ora da un corpo cavo che riceve in sé la materia da formare, ora invece da un ...
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mandare
v. tr. [lat. mandare «affidare», prob. da man(um) dare «dare la mano»]. – 1. ant. Ordinare, comandare, dare un incarico (cfr. mandante e mandato): incontanente mandò che i due giovani fossero [...] con bracciale, o in altri giochi); m. la freccia lontano; m. un cavo, in marina, stenderlo dalla nave ad altra nave o a terra o a trascurare una cosa al punto di guastarla definitivamente; m. a monte (o m. a carte quarantotto), rendere vano, non ...
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Vetta dei Colli Albani (949 m), la seconda per altezza dopo il Monte Faete.
È l’antico Mons Albanus, dove sorgeva il tempio di Giove Laziale e dove si riunivano ogni anno i rappresentanti delle città confederate del Lazio per celebrare le Ferie...
Comune della prov. di Roma (40 km2 con 14.859 ab. nel 2008). La cittadina è situata a 680 m s.l.m., in pittoresca posizione sull’orlo del cratere centrale dei Colli Albani. Praticate la viticoltura e la frutticoltura. Principale attività economica...