tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la [...] venuti); t. assoluti, riferiti al momento in cui il soggetto parla o scrive (t. presente, passato, futuro), e di velocità, la punta massima di velocità raggiunta da un corridore: il miglior t. è stato ...; o più genericam. una media alta di velocità ...
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volonta
volontà (ant. volontade e volontate) s. f. [lat. voluntas -atis, dal tema vol- delle forme volo, volui di velle; v. volere2]. – 1. La facoltà e la capacità di volere, di scegliere e realizzare [...] libero arbitrio. In filosofia, attività propria del soggetto autocosciente che, nei diversi indirizzi di pensiero, da altri: sia fatta la v. di Dio; se ... non mi assente Premio miglior la volontà de’ fati (Foscolo); non son venuto per fare la v. mia ...
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parere2
parére2 v. intr. [lat. parēre «apparire, mostrarsi»] (pres. pàio, pari, pare, paiamo, paréte, pàiono [ant. paro, pariamo, pàrono]; pass. rem. parvi, parésti, parve, parémmo, paréste, pàrvero [...] venire a teatro con noi. 2. a. Ritenere, credere, giudicare (col soggetto logico nel dativo: mi pare, ti pare, ecc.): mi pare che non eccessive; il film mi è parso buono; mi pare degno di miglior sorte; non ti paia strana la mia proposta; e con l’ ...
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parte
s. f. [lat. pars partis]. – 1. a. Ciascuno degli elementi in cui un intero è diviso o può essere diviso, sia che essi siano materialmente staccati l’uno dall’altro, sia che possano essere soltanto [...] una p. del fatto; ho già scritto gran parte del volume; dare la miglior p. di sé (in un’attività e sim.); Non son chi fui; di persone) che contendono in giudizio, o anche ciascuno dei soggetti del contratto: udire le p.; con il consenso delle p.; ...
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vedere
vedére v. tr. [lat. vĭdēre] (pres. indic. védo [letter. véggo, ant. o poet. véggio], védi [ant. véi, vé’], véde, vediamo [ant. o poet. veggiamo], vedéte, védono [letter. véggono, ant. o poet. [...] un piacere vederlo (anche: a vederlo). In usi fig., con soggetto inanimato: la casa che lo ha visto nascere; Né tante vede qual di voi più vale (Poliziano); Dunque veggiàn chi sia di miglior razza (Pulci); vediamo chi è più forte tra noi due; vediamo ...
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quoziente
quoziènte s. m. [dal lat. quotiens avv. «quante volte», der. di quot «quanti»]. – 1. In aritmetica, il risultato dell’operazione della divisione, e cioè il numero che esprime quante volte il [...] . Q. I.), valutazione del livello di intelligenza di soggetti in età evolutiva, espressa con un numero che costituisce delle reti segnate per quello delle reti subite: avere, detenere il miglior q. reti, della squadra con il numero più alto. Anche, ...
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disposizione
dispoṡizióne s. f. [dal lat. dispositio -onis, der. di disponĕre «disporre», part. pass. disposĭtus]. – 1. a. L’atto di disporre, di collocare cioè in una determinata maniera; più spesso, [...] in guerra e in mala ventura stata, alquanto in miglior disposizion ritornò (Boccaccio). b. In medicina, proprietà che a propria d., ai quali si ha la possibilità di ricorrere. Con soggetto di persona, essere, mettersi, tenersi, restare a d. di una ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] [...] Chi non sa della Medica famiglia ...? (Poliziano); con soggetto di cosa: Cercato ho sempre solitaria vita, Le rive par meglio, mi è più gradito, preferisco (propr., trovo che ha miglior sapore, e quindi mi piace di più). Più genericam., nell’uso fam ...
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accusativo
accuṡativo agg. e s. m. [dal lat. accusativus (casus), malamente ricalcato sul greco αἰτιατικ ή (πτ ῶ σις) «(caso) causativo»]. – Caso a. (o semplicem. accusativo s. m.): uno dei casi della [...] latino, con cui vengono formate le proposizioni dichiarative (soggettive e oggettive) dipendenti da verbi transitivi che significano « costruzione analoga (per es.: sosteneva essere il cane il miglior amico dell’uomo) si può trovare in testi antichi ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o [...] sé), nei seguenti casi: a. Come complemento, preceduto da preposizione: la miglior parte di sé; far ridere di sé; attirare a sé; allontanare da dai suoi attributi accidentali o da un modo soggettivo di considerarla); essere in sé, nel pieno possesso ...
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Ferzan. Regista cinematografico turco, naturalizzato italiano (n. İstanbul 1959). In Italia dal 1978, aiuto regista tra gli altri di M. Ponzi, L. Bava e M. Risi, ha studiato storia e teoria del cinema all'univ. di Roma. L'aspirazione alla conquista...
Regista cinematografico italiano (n. Roma 1965). Laureatosi nel 1995 in regia alla New York University, ha raggiunto la notorietà nel 2002 con Respiro, ambientato nell'isola siciliana di Lampedusa e premiato alla Settimana internazionale della...