votare
1. MAPPA Quando è usato senza complemento oggetto, il verbo VOTARE significa dare il proprio voto, cioè esprimere la propria volontà in una votazione, in un’assemblea, in una consultazione elettorale, [...] ; v. per alzata e seduta, con appello nominale, a scrutinio segreto; v. per un candidato, per un partito; v. detto, o popolo sovrano,
di mandare alla Camera Tommaso
in luogo di Michele o di Bastiano?
Chi t’ha sforzato di votare a caso,
di stare ...
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disforia di genere loc. s.le f. Condizione di intensa e persistente sofferenza causata dal sentire la propria identità di genere diversa dal proprio sesso anatomico. ♦ «Come ha appena detto la compagna [...] s’ha da fare. Il «politicamente corretto» lo esige. (Michele Smargiassi, Repubblica, 31 ottobre 2003, Bologna, p. I) genere.
Già presente nella Enciclopedia italiana Treccani, V Appendice (1995), s. v. transessualismo, di Anna Riva e Salvatore Patti ...
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piangina s. m. e, più raramente, f.; inv. o regolare al pl. Nel linguaggio familiare o nello stile brillante dei giornali, persona che si lamenta e recrimina di continuo | Anche agg. con pl. regolare, [...] tratto lamentoso agli insuccessi della sua (modesta) esistenza. (Michele Fusco, Linkiesta.it, 28 luglio 2012, Italia) • La reazione di Lella [L. Costa] quando ha realizzato che Viola [V. Marietti, figlia di Costa] voleva fare l'attrice? R - Lella: ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia [...] come Maria, Marco, Michele, ecc.; preceduto da S. o V. è abbrev. di Maestà (S. M. = Sua Maestà, V. M. = Vostra In fisica, M è il simbolo del numero di Mach, o mach (v.), e del momento quantico magnetico di particelle. In informatica, M il simbolo ...
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nerd s. m. e f. Nella lingua colloquiale, persona giovane, assorbita dalla passione per il computer e le nuove tecnologie, che si trova a disagio nelle relazioni sociali. | In senso estensivo, secchione, [...] storia recente. Una stanza viene mediamente sui duemila al mese. (Michele Masneri, Foglio, 2 settembre 2017, p. IV) • [tit ingl. è di etimo discusso. Cfr. l’Online Etymology Dictionary, s. v. nerd. Zingarelli 2024 attesta la voce in it. dal 1988. ...
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empanada s. f. (più spesso al pl., nella forma non adattata sp. empanadas) Specialità gastronomica dei Paesi dell’America latina, originaria della Galizia iberica, consistente in un panzerotto, solitamente [...] in Galizia, dove erano presenti già in epoca medioevale. (Michela Becchi, Gamberorosso.it, 24 marzo 2018, Food) • Una Pisa / Cronaca).
Voce sp., derivata a sua volta dal v. empanar ‘impanare’.
Già attestata nell’it. scritto a partire dal ...
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colazionare v. intr. In usi informali, fare colazione | Con uso transitivo, preparare la colazione (con la persona come oggetto diretto). ♦ La sveglia alle 7 pensando di dover lavare vestire e «colazionare» [...] anche parole che, confessiamolo, stiamo rilanciando noi stessi come spoilerare, taggare, o il contagioso webete di Enrico Mentana. (Michele Smargiassi, Repubblica, 26 febbraio 2017, p. 50, Robinson) • Ruggeri [Antonio R.], in un caso, tira in ballo ...
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imbudinarsi
v. intr. pron. (scherz.) Costringersi in qualcosa che fascia e dà forma, come fosse uno stampo da budino. ◆ Dove sto io, a due crinali dalla Romagna, i gregari di [Marco] Pantani sono miliardi: [...] maglia sintetica che pesa dieci grammi a secco, e sei chili quando me la levo di dosso dopo una mostruosa sudata meridiana. (Michele Serra, Repubblica, 8 giugno 1999, p. 1, Prima pagina) • Sta di fatto che le signore, quando annotta, si imbudinano in ...
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dare2
dare2 v. tr. [lat. dare] (pres. do 〈dò〉 o dò [radd. sint.], dai o dài, dà, diamo, date, danno o dànno; imperf. davo, davi, ecc.; pass. rem. dièdi o dètti, désti, diède [poet. diè] o dètte, démmo, [...] i medesimi affondati nel corso di una violenta tempesta (Michele Mari); Fortunato colui ... a cui serbare eterna La capito; dar volta, dar la volta, dar di volta, con varie accezioni, v. volta1, n. 1 b (e, per dare volta nel linguaggio marin., ...
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magico
màgico agg. [dal lat. magĭcus, gr. μαγικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Di magia o della magia, che si riferisce alla magia o è proprio della magia: arte m., arti m.; riti m., cerimonie m.; formule [...] .; scongiuri, esorcismi m.; operazioni m.; avere o vantare poteri m.; Michele Scotto ... che veramente De le m. frode seppe ’l gioco (Dante magia: bevande, pozioni m.; bacchetta m. (v. bacchetta, n. 1 c); cerchio m. (v. cerchio, n. 3 a); specchio m., ...
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Fu proclamato imperatore alla morte dello zio Michele IV (dic. 1041), che lo aveva fatto adottare dall'imperatrice Zoe. Dopo aver esiliato Giovanni l'Orfanotrofo, tentò di costringere Zoe a ritirarsi in un chiostro, ma un tumulto di popolo ne...
MICHELE Arcangelo, santo
E. Federico
Arcangelo il cui nome, che in ebraico significa 'chi come Dio?' (Mīkā'el), è più volte esplicitamente citato nei libri vetero e neotestamentari e nei testi apocrifi con ruoli differenti e compiti specifici.Insieme...