lingualìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo [...] e sintattiche: l. italiana, francese, inglese, tedesca, araba, turca, cinese, ecc.; le l. indoeuropee, neolatine, germaniche, slave; l. creole (v. creolo); l. franca (v. lingua franca); l. dotte o classiche, soprattutto il latino e il greco; l. miste ...
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neutro
nèutro agg. [dal lat. neuter -tra -trum]. – 1. Che non è né l’uno né l’altro di due fatti o stati che si considerano antitetici o contrapponibili. In partic.: a. In grammatica, genere n. (o semplicem. [...] inanimati che non ammettono distinzione di sesso; attualmente, tra le lingue europee moderne, è vivo ancora nelle lingue germaniche e slave, mentre, tra le lingueneolatine, ne è restata qualche traccia nella flessione pronominale e, in italiano ...
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sintetico
sintètico agg. [dal gr. συνϑετικός, der. di σύνϑεσις «sintesi»] (pl. m. -ci). – 1. a. Di sintesi, che è proprio della sintesi o procede per via di sintesi: esposizione, ricostruzione s. di [...] per mezzo di desinenze, affissi e variazioni tematiche; è tale, per es., il latino, spec. rispetto alle lingueneolatine essenzialmente analitiche (cfr. amaverat, contro aveva amato, laudari contro essere lodato, populi contro del popolo). b. Nella ...
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genitivo
agg. e s. m. [dal lat. genetivus o genitivus (casus), propr. «generativo», che nel sign. grammaticale è ricalcato sul gr. γενικὴ πτῶσις «caso che indica un genere» cioè una specificazione]. [...] di tipo flessivo cede a una costruzione analitica con la prep. de (meno spesso ex), che si è conservata nelle lingueneolatine per esprimere la maggior parte delle funzioni che erano proprie del genitivo latino. Gli usi più frequenti che questo aveva ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, [...] e familiare, soprattutto in relazione al periodo delle origini e della formazione delle lingue e delle parlate neolatine, in contrapp. al latino medievale, lingua della scienza e della cultura. Spesso come s. m., in opposizione, esplicita o ...
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analitico
analìtico agg. [dal lat. tardo analytĭcus, gr. ἀναλυτικός, der. di ἀνάλυσις «analisi»] (pl. m. -ci). – 1. Di analisi, che è proprio dell’analisi o procede per via di analisi: metodo a.; studio [...] esprimere tali rapporti per mezzo di desinenze e variazioni tematiche; così, rispetto al latino, sono analitiche le lingueneolatine (del padre, du père contro patris; avrò detto contro dixĕro). 4. In matematica, attinente all’analisi matematica ...
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participio
particìpio s. m. [dal lat. participium, traduz. del gr. μετοχικόν «partecipante»]. – Modo nominale del verbo, così chiamato dai grammatici greci perché partecipe, da un lato, della categoria [...] (per es., un edificio pericolante, un amico fidato; il negoziante, gli sfrattati). In italiano, e in generale nelle lingueneolatine, il participio ha due tempi: p. presente (per es., amante, entrante), esclusivamente attivo, che raramente ha valore ...
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esperanto
s. m. e agg. [dallo pseudonimo Doktoro Esperanto assunto dall’inventore, che in lingua esperanto significa «dottore speranzoso»], invar. – Lingua internazionale artificiale, la più diffusa [...] e semplici regole e il suo lessico consiste di vocaboli formati modificando, con determinati prefissi e suffissi, un certo numero di radici tratte da lingueneolatine, germaniche e slave, e scelte in base al principio della massima internazionalità. ...
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k, K
(cappa o kappa, ant. o region. ca) s. m. o f., invar. – Decima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta l’occlusiva velare sorda (cioè il suono proprio di c in casa, fuoco, acuto) come il greco [...] di determinate parole (per es. Karthago = Carthago, e K. abbreviazione di Kalendae = Calendae). Nella scrittura medievale delle lingueneolatine (soprattutto nei manoscritti volgari italiani del 13° sec.) il k fu talvolta sostituito alla c, per ...
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parentela
parentèla s. f. [dal lat. tardo parentela, der. di parens -entis «genitore, parente»]. – 1. a. Il rapporto e il vincolo naturale che lega tra loro persone che discendono l’una dall’altra o [...] rapporto che intercorre fra due o più lingue che rappresentano diversi svolgimenti di una stessa lingua (per es., quello delle lingueneolatine che continuano tutte, in modo diverso, il latino, lingua fondamentalmente una), distinta quindi sia dall ...
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romanze, lìngue Famiglia linguistica indoeuropea, originatasi in ampie aree europee (denominate Romània dai linguisti) dallo strato latino impiantato durante la dominazione romana. Le l.r. (dette anche neolatine) si possono suddividere su base...
Le lingue e i dialetti che si sono svolti da un comune fondamentale strato latino nelle regioni più profondamente latinizzate e in cui la latinità non fu sopraffatta (come invece avvenne nella Rezia settentrionale, nel Norico, nella Pannonia,...